L’ultima domenica di ottobre ha segnato la chiusura dell’Ottobrata Zafferanese, un evento che ha accolto migliaia di visitatori nella cornice di Zafferana Etnea, e quest’anno ha dedicato uno spazio speciale a un potenziale gemellaggio con il Comune di Barolo. Durante la giornata, si è tenuto un convegno dal titolo “Zafferana Etnea e Barolo, uve e territori di una compiuta unità d’Italia”, presso la Sala Consiliare di Palazzo di Città, seguito da una degustazione di vini a base di Nerello Mascalese ed etnei, affiancati dai celebri vini da Nebbiolo delle Langhe.
Un incontro tra eccellenze enologiche
Il sindaco di Zafferana Etnea, Salvo Russo, ha sottolineato il valore di questo evento per la cittadina, definendolo come “un’opportunità per ampliare gli orizzonti turistici ed enogastronomici di Zafferana”. Nel progetto, Russo vede una collaborazione con l’amministrazione piemontese, con il vino come minimo comune denominatore, per promuovere le eccellenze locali. A rappresentare Barolo è stato l’assessore Federico Scarzello, accompagnato dai produttori Mario Fontana, Gianluca Colombo, Matteo Calvaruso e Nicola Oberto.
L’incontro ha incluso una ricca degustazione a cura di Onav Catania, che ha proposto le cantine etnee Cantina del Malandrino, Masseria Setteporte, Pietrardita, Giuseppe Lazzaro, Nuzzella, Grottafumata, e i produttori di Barolo come Cascina Fontana, Trediberri, Gian Luca Colombo Vini, Livia Fontana e Castello di Perno. Giampaolo Gravina, scrittore e docente di enogastronomia, ha inoltre guidato un laboratorio per giornalisti e istituzioni, offrendo una panoramica delle caratteristiche di entrambe le aree vinicole.
Verso un’unità enologica e culturale
Il sindaco di Barolo, Fulvio Mazzocchi, ha espresso il suo rammarico per l’assenza, ma anche la sua stima per il territorio etneo e le sue straordinarie qualità, sottolineando che “in un’ottica di promozione e sviluppo, un gemellaggio tra i due Comuni potrebbe generare vantaggi considerevoli per entrambe le realtà”.
Questo primo incontro ha aperto le porte a una possibile collaborazione tra le due zone vinicole, con l’aspettativa di proseguire l’iniziativa e approfondire i legami enologici e culturali tra Etna e Langhe.