Durante una riunione a Palazzo d’Orléans a Palermo, il governo regionale della Sicilia, rappresentato dall’assessore all’Energia Roberto Di Mauro, dal capo della Protezione Civile Salvo Cocina e dal capo di gabinetto Salvatore Sammartano, ha incontrato una delegazione di associazioni di cittadini delle province di Enna, Caltanissetta e Agrigento per discutere della grave crisi idrica che affligge le aree centrali dell’isola.
Interventi e Fondi Stanziati
L’assessore Di Mauro ha illustrato le misure già adottate per affrontare la crisi, tra cui:
- Perforazione di nuovi pozzi
- Acquisto di autobotti
- Interventi sulle reti idriche
A sostegno di queste azioni, sono stati stanziati inizialmente 20 milioni di euro con la dichiarazione dello stato di emergenza. Nel bilancio regionale sono stati previsti ulteriori 39 milioni di euro e un ulteriore finanziamento di 56,2 milioni, destinati in particolare alle città di Agrigento e Caltanissetta, è in discussione all’Ars. A livello nazionale, la Regione ha inoltrato una richiesta per un finanziamento di 66 milioni di euro, che coprirà interventi aggiuntivi su scala regionale.
Dissalatori e Moduli Temporanei di Dissalazione
Il governo ha dichiarato la volontà di riattivare i dissalatori di Porto Empedocle, Trapani e Gela, insieme all’installazione di moduli di dissalazione temporanei entro giugno.
Dichiarazioni di Schifani e Cocina
Il presidente della Regione, Renato Schifani, ha ribadito l’impegno prioritario del governo nel garantire l’approvvigionamento idrico per tutti i siciliani, affermando: “Assicurare la disponibilità di acqua a tutti i siciliani e alle attività produttive è una priorità assoluta del mio governo.” Schifani ha sottolineato la necessità di pianificare interventi sia immediati che a lungo termine, collaborando con l’esecutivo nazionale per assicurare i fondi necessari.
Il capo della Protezione Civile regionale, Salvo Cocina, ha evidenziato l’emergenza in corso e la continua mobilitazione di risorse finanziarie e progetti operativi, invitando i sindaci locali a individuare fonti alternative e programmare interventi urgenti sulle infrastrutture idriche.