Natale ad Acireale: una scelta che divide la comunità

Natale ad Acireale: una scelta che divide la comunità

Ad Acireale, il Natale si preannuncia sottotono, suscitando il malcontento di cittadini e commercianti. A farsi portavoce di questo disagio è il consigliere comunale Fabio Manciagli, che ha espresso la sua opinione su una scelta amministrativa che definisce “discutibile”: l’assenza di luminarie lungo il centralissimo Corso Umberto e l’organizzazione di un mercatino natalizio limitato al periodo dal 20 al 26 dicembre.

Un Natale senza luce?

In un messaggio rivolto alla comunità, Manciagli ha sottolineato come altre città italiane, come Empoli e Torino, abbiano già dato il via alle festività natalizie con luminarie, decorazioni e mercatini che attraggono visitatori e contribuiscono a creare un’atmosfera magica:

“Il Natale che si prospetta non solo penalizza l’immagine della città, ma priva anche i commercianti e i cittadini di un’occasione per vivere e valorizzare il centro storico”, afferma il consigliere.

Impatto sull’economia e sul turismo

Secondo Manciagli, investire in un’atmosfera natalizia adeguata non è solo una questione estetica, ma una strategia per promuovere il turismo e incentivare l’economia locale:

“Il Natale è anche un momento di comunità e promozione turistica. Una città viva, decorata e accogliente contribuisce a creare economia e orgoglio cittadino. Perché non investire in un’atmosfera natalizia degna della nostra Acireale?”

Una decisione che fa discutere

La scelta dell’amministrazione comunale di limitare le decorazioni e ridurre il periodo del mercatino natalizio non è passata inosservata e ha generato un dibattito tra i cittadini. Alcuni si dicono d’accordo con Manciagli, sostenendo che il Natale è un’occasione per far brillare la città e attrarre visitatori, mentre altri vedono nella decisione una possibile misura di contenimento dei costi in tempi difficili.

La parola ai cittadini

Manciagli invita la comunità a condividere il proprio punto di vista:

“Cosa ne pensate di questa decisione? Condividete con me il vostro punto di vista”, conclude.

L’interrogativo rimane: un Natale sobrio può essere considerato una scelta di responsabilità o rischia di trasformarsi in un’occasione mancata per Acireale?

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