Codacons Sicilia: “Salviamo il Porticciolo di Ognina, patrimonio storico e culturale”

Codacons Sicilia: “Salviamo il Porticciolo di Ognina, patrimonio storico e culturale”

Il Codacons Sicilia, attraverso l’Avv. Roberto Nanfitò, Direttore del Dipartimento Regionale dei Porti e Trasporti Marittimi, ha deciso di unirsi alla protesta pubblica “Salviamo il porticciolo di Ognina” contro l’ampliamento della concessione demaniale rilasciata a una società catanese. Tale provvedimento, secondo l’associazione, rischia di compromettere l’accesso allo storico scaro, punto di riferimento per pescatori, diportisti e cittadini legati al borgo marinaro.

Un patrimonio culturale minacciato
Il porticciolo di Ognina è uno degli ultimi baluardi della tradizione marinara catanese. Malgrado l’assenza di adeguati interventi di manutenzione e valorizzazione da parte delle amministrazioni comunali, il borgo ha mantenuto intatto il suo fascino, attirando non solo residenti ma anche turisti affascinati dalla sua autenticità.

“L’espansione della concessione demaniale – denuncia il Codacons – trasformerebbe irreversibilmente un luogo simbolo della nostra storia, sottraendo ai cittadini l’accesso a un bene pubblico e alienando le radici culturali della comunità locale.”

Le richieste del Codacons
L’associazione si appella all’Assessore regionale al Territorio e Ambiente affinché revochi in autotutela la concessione, e invita la Giunta comunale a riconsiderare il proprio parere, ascoltando le voci di cittadini e associazioni che difendono il borgo.

“Se Catania vuole essere una città moderna e inclusiva, deve partire dal rispetto e dalla valorizzazione delle sue tradizioni – sottolinea l’Avv. Nanfitò –. Ognina merita un intervento di riqualificazione, non uno stravolgimento. Serve pulizia, manutenzione, il rilancio del Museo del Mare e la creazione di un mercato ittico a norma, che arricchirebbero il borgo senza snaturarlo.”

Un impegno per il futuro
Il Codacons Sicilia ribadisce il proprio sostegno non solo per la salvaguardia di Ognina, ma anche per altri simboli della tradizione marinara catanese, come San Giovanni Li Cuti. L’obiettivo è preservare questi luoghi come beni comuni, accessibili a tutti e testimoni vivi della storia e della cultura della città.

“Ognina non può essere sacrificata per interessi privati. Il porticciolo non è solo un luogo: è un’identità che deve rimanere patrimonio collettivo”, conclude l’associazione.

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