Il consigliere comunale di Acireale, Nino Garozzo, interviene sul tema dell’acquisizione del Pozzo Raneri, sollevando diverse perplessità sulla gestione e sugli impatti per i cittadini.
Criticità evidenziate
- Impugnazione e gestione del passaggio a Sogip:
- Garozzo critica la mancata impugnazione dell’assorbimento di Sogip nel gestore unico provinciale, sottolineando che altri comuni hanno agito e ottenuto una sospensione del processo tramite il TAR.
- La situazione di Acireale, invece, viene descritta come incerta e gestita in modo approssimativo.
- Prescrizione degli obblighi comunali:
- Non è chiaro se il Comune fosse ancora obbligato all’acquisizione del pozzo o se gli obblighi fossero decaduti per prescrizione. Secondo Garozzo, questa è una lacuna grave.
- Impatto economico sulle bollette:
- Dal 2025, gli oneri relativi all’acquisto del Pozzo Raneri graveranno direttamente sulle bollette dei cittadini tramite la gestione Sogip.
- Il consigliere avverte i residenti del conseguente aumento delle tariffe.
- Possibili ulteriori spese:
- Il consigliere si interroga sulla possibilità che il Comune debba acquistare un altro pozzo in situazione analoga, con un ulteriore aggravio sulle bollette.
Posizione sulla Sogip
- Garozzo ribadisce la sua opposizione alla cessione della Sogip al gestore unico provinciale.
- Sostiene che la Sogip rimanga un asset fondamentale per Acireale e che una sua cessione porterebbe alla perdita del controllo locale sulle risorse idriche.
- Ringrazia l’ANCE per aver ottenuto una vittoria legale temporanea contro l’assorbimento al TAR.
Chiamata all’azione
Il consigliere conclude il suo intervento chiedendo maggiore coraggio e determinazione nella difesa degli interessi di Acireale, al di sopra delle logiche partitiche e delle coalizioni politiche.
Secondo Garozzo, la gestione dell’acqua deve essere trasparente e responsabile, con scelte nette e senza compromessi, per garantire il massimo beneficio alla cittadinanza.