Il leader della CISL, Luigi Sbarra, intervenendo al Consiglio Generale Confederale, ha ribadito l’impegno del sindacato nel migliorare i contenuti della manovra economica attraverso il dialogo istituzionale. Sbarra ha evidenziato la necessità di un Patto della Responsabilità, un accordo tra parti riformiste che si integri con il Piano Strutturale di Bilancio per affrontare questioni cruciali come la politica salariale, il rilancio della produttività, la contrattazione aziendale e territoriale, e il contrasto al lavoro irregolare.
Nodi prioritari
- Questione salariale: “Va sottratta al populismo e ricondotta alle dinamiche dell’economia reale,” ha dichiarato Sbarra, sottolineando l’urgenza di rinnovare tutti i contratti scaduti, sia pubblici che privati.
- Contrattazione: “Estendere la contrattazione aziendale e territoriale, ridurre il carico fiscale sul ceto medio e promuovere relazioni industriali partecipative.”
- Rottura Federmeccanica: Ha condannato l’arroganza di Federmeccanica al tavolo del rinnovo metalmeccanico, esprimendo pieno sostegno alla FIM e invitando a un ritorno al dialogo costruttivo per il bene della manifattura e del Paese.
Scenario internazionale e Green Deal
Sbarra ha sottolineato le sfide globali, tra cui il protezionismo statunitense, il riassetto geostrategico globale, e la guerra in Europa. Ha invocato una coesione europea più responsabile, con una revisione del Green Deal che tenga conto della sostenibilità sociale.
“È necessario ridisegnare il Green Deal con enormi investimenti per la riconversione industriale e rivedere le scadenze del 2035 per i motori endotermici, come indicato nel Rapporto Draghi,” ha affermato Sbarra. “O superiamo i particolarismi nazionali e costruiamo un’Europa coesa, o resteremo irrilevanti come continente.”
Vertenza Stellantis
Sbarra ha riservato parole dure alla gestione di Stellantis sotto la guida di Carlos Tavares, accusandolo di “mortificare le relazioni industriali, bloccare investimenti, tagliare occupazione e produzione, e ricattare lo Stato sugli incentivi.”
Ha chiesto alla nuova governance segnali concreti, tra cui:
- Pieno rispetto degli impegni occupazionali;
- Nuovi modelli produttivi e valorizzazione degli impianti italiani;
- Conferma degli investimenti nell’innovazione, a partire dalla Gigafactory di Termoli.
“Nessuna carta bianca. Nessun mandato in bianco. Se necessario, alzeremo l’asticella del conflitto,” ha concluso Sbarra, invitando Stellantis a tornare al tavolo con Governo e sindacati per chiarire le proprie intenzioni e garantire il futuro del settore automobilistico italiano.