La situazione a Ognina continua a essere tesa, con cittadini, pescatori marittimi professionali e dilettanti che alzano la voce contro la crescente espansione delle lobby dei pontili e della gestione degli spazi demaniali, destinati sempre più a uso privato senza un adeguato controllo e vigilanza. Un’azione che sta suscitando preoccupazione tra coloro che, da anni, vivono e lavorano in questo borgo marinaro.
L’A.P.M.P. (Associazione Pescatori Marittimi Professionali) ha denunciato l’assenza di chi dovrebbe vigilare su queste attività, ponendo la domanda: “Chi controlla il controllore?”. La situazione sta assumendo toni sempre più urgenti, tanto che la Federazione Armatori Siciliani, in attesa di un incontro con il Sindaco di Catania, ha richiesto ufficialmente l’intervento della magistratura, sia quella catanese che quella palermitana, sottolineando che i fatti relativi alla vicenda di Ognina rientrano nella giurisdizione di Catania, ma gli uffici dell’assessorato regionale e della Regione Siciliana sono a Palermo.
Anche i cittadini di Ognina, in segno di protesta, hanno affisso uno striscione in cui esprimono la loro fiducia nel neo Procuratore di Catania, auspicando che possa aprire un fascicolo d’ufficio o come atto dovuto, in risposta alle numerose richieste di accesso agli atti avanzate alla Regione e ad altri enti, senza ricevere risposte concrete. Si vocifera che una formale denuncia possa essere presentata a breve, con l’obiettivo di fare chiarezza sulla questione.
La situazione sta infatti sollevando preoccupazioni non solo per l’espansione incontrollata delle strutture private sui terreni demaniali, ma anche per i possibili rischi per l’ambiente e per la sicurezza delle attività di pesca, che sono una risorsa economica e culturale per il territorio. I pescatori e i cittadini chiedono un intervento immediato delle istituzioni per fermare questo fenomeno e garantire una gestione trasparente degli spazi pubblici.
In attesa di risposte ufficiali, la pressione continua a crescere, con l’auspicio che le autorità competenti prendano seriamente in considerazione le richieste di chi vive e lavora a Ognina, per tutelare i diritti e la dignità di una comunità che si sente sempre più ignorata e marginalizzata.