È davvero difficile non restare perplessi di fronte all’ennesimo scivolone della giunta Trantino. Questa volta al centro delle polemiche c’è il progetto di riqualificazione di Piazza Lupo, che sta suscitando forti critiche da parte di residenti e commercianti.
A distanza di oltre 21 mesi dall’affidamento del progetto, che risale a marzo 2023 e avrebbe dovuto iniziare entro il 30 luglio dello stesso anno per concludersi nel 2026, la cittadinanza si ritrova con una delibera che presenta un progetto completamente diverso da quello che era stato inizialmente messo in appalto. Un cambiamento che, stando alle accuse, risulta sospetto e poco trasparente.
L’assessore Parisi ha recentemente annunciato che il nuovo progetto prevede la creazione di “circa 150 posti auto” tra Piazza Lupo e Piazza Maiorana. Ma qui nasce la prima contraddizione: attualmente, nelle due piazze ci sono circa 200 stalli. Quindi, il tanto sbandierato intervento, finanziato con ben 3,9 milioni di euro, comporterà una riduzione di ben 50 posti auto, con gravi disagi per residenti e commercianti, che vedranno ulteriormente compromessa la già precaria disponibilità di parcheggi in una zona centrale della città.
Il progetto, che sarebbe dovuto rappresentare un’opportunità di riqualificazione urbana, rischia così di trasformarsi in un’inutile colata di cemento. Si prevede infatti un ulteriore incremento dell’impermeabilizzazione del suolo, con un conseguente peggioramento della qualità ambientale. In un momento in cui la sostenibilità e la cura del verde urbano sono più che mai prioritarie, il progetto sembra andare nella direzione opposta.
A lasciare ancora più interdetti sono le dichiarazioni dell’assessore Parisi, che ha annunciato modifiche in corso d’opera. Ma su quale base giuridica è possibile realizzare progetti che differiscono in modo così radicale da quelli approvati in fase di appalto? La cittadinanza ha il diritto di chiedere chiarezza e trasparenza su un progetto che, seppur finanziato con fondi del PNRR, sembra non rispondere alle reali esigenze della comunità.
Inoltre, dopo oltre due anni di attesa, non è ancora dato sapere quale sia il progetto definitivo e quale valore sociale possiedano le opere previste. Un altro investimento pubblico che rischia di essere sprecato? È questa la domanda che si pongono in molti. Invece di concentrarsi su interventi che migliorino realmente la qualità della vita dei cittadini, come la creazione di servizi utili e infrastrutture moderne, si preferisce destinare fondi a riqualificazioni che, nella migliore delle ipotesi, appaiono più come operazioni di mera propaganda.
Sarà un’altra occasione persa per la nostra città? L’incertezza e la mancanza di un progetto chiaro e condiviso rischiano di minare ancora una volta la fiducia dei cittadini nelle scelte della giunta Trantino. Il tempo, come sempre, darà la risposta.