Domenica, come di consueto, un membro del Comitato Cittadino “Ognina non si vende” ha deciso di fare un salto al mercato del contadino, che si tiene ogni domenica in piazza Giovanni Verga, proprio davanti al Tribunale di Catania. Un’occasione per fare un po’ di spesa e magari scambiare due chiacchiere con i cittadini. Ma quella giornata si è rivelata più “istruttiva” del previsto.
Mentre il nostro coraggioso attivista passeggiava tra i banchi, si è trovato faccia a faccia con un anziano signore, che non solo conosceva bene la zona, ma aveva anche un legame speciale con il Tribunale. Infatti, l’uomo aveva prestato ben 42 anni di servizio proprio tra quelle mura. Incuriosito dalla conversazione sulla “fiducia nella magistratura”, il nostro membro del comitato ha chiesto al signore cosa ne pensasse delle attuali vicende legate alle concessioni demaniali e alla gestione degli scarichi fognari abusivi in mare.
La risposta è arrivata secca e diretta, come un colpo di scure: “Lei dice di avere fiducia nella magistratura? Ma io, che ci ho lavorato 42 anni, non ce l’ho proprio!” E con queste parole, l’uomo si è girato e si è allontanato, lasciando il povero membro del comitato, evidentemente scosso, con un sorriso un po’ amaro e molta, molta riflessione.
Sembra che la fiducia nella giustizia sia un concetto che, al Tribunale di Catania, non venga più visto con gli stessi occhi di una volta. E chissà, forse a qualcuno verrà da pensare che l’esempio di questo signore anziano possa essere più di un semplice parere personale, ma il riflesso di un sentimento comune, che serpeggia tra le strade e i palazzi della città.
Forse il nostro attivista dovrebbe rivedere le sue convinzioni sulla Magistratura, o forse dovrebbe semplicemente prendere una pausa al mercato e ascoltare un po’ più a fondo. In ogni caso, ci sembra che la realtà catanese sia ben lontana da quella ideale in cui le istituzioni lavorano come un orologio svizzero, senza ingranaggi rotti o ruggine che ne impediscano il corretto funzionamento.
Ma nonostante tutto, il Comitato “Ognina non si vende” sembra determinato a non arrendersi, almeno fino a quando non arriverà l’inevitabile sentenza… forse anche quella, come il signore del mercato, avrà qualcosa da dire.