No alla privatizzazione del mare di Ognina: incontro in Comune per una gestione pubblica delle coste catanesi

No alla privatizzazione del mare di Ognina: incontro in Comune per una gestione pubblica delle coste catanesi

Si è svolto lo scorso venerdì 3 gennaio alle ore 11:00, presso la sala giunta del Comune di Catania, un incontro molto atteso con il sindaco Avv. Enrico Trantino, convocato da Sinistra Italiana, per discutere della concessione di ampliamento dell’attuale porto turistico di Ognina e delle preoccupazioni legate alla privatizzazione di un’area storica e fondamentale per la città. Alla riunione hanno partecipato una delegazione dei pescatori dilettanti di Ognina, alcuni cittadini residenti nel quartiere, rappresentanti di Legambiente e del circolo Canottieri Jonica, tutti uniti per scongiurare la privatizzazione di una delle zone più caratteristiche e amate della città.

L’incontro è stato richiesto per sollecitare il Comune di Catania a chiedere la revoca della concessione dell’ampliamento del porto di Ognina, recentemente autorizzato dalla Regione Sicilia con atto n. 72/24 del 24 ottobre 2024. Secondo i partecipanti all’incontro, questa concessione potrebbe compromettere la libera fruizione di uno dei luoghi simbolo di Catania, l’antico porto di Ulisse, che da secoli accoglie cittadini e turisti.

Pierpaolo Montalto, segretario regionale di Sinistra Italiana, ha espresso la ferma opposizione del partito alla gestione privatistica dell’area, affermando: “Il porticciolo di Ognina, primo approdo della città fin dalla colonizzazione greca, non può essere interdetto ai cittadini e ai turisti. Non possiamo permettere che venga gestito da una società privata, che ha già mostrato negligenza e incuria, come dimostra una recente sentenza del TAR che ha condannato l’azienda per aver realizzato opere abusive nell’attuale porto turistico”.

Marcello Failla, coordinatore cittadino di Sinistra Italiana, ha ribadito la posizione del partito, chiedendo la revoca immediata della concessione e proponendo un’alternativa: “Chiediamo che la gestione del mare di Ognina sia affidata alla collettività: residenti, pescatori e associazioni locali. Solo così potremo garantire la sua libera fruizione da parte di tutti i cittadini catanesi.”

Il sindaco Trantino, durante l’incontro, ha confermato che l’amministrazione comunale, dopo le proteste dei residenti e il sostegno delle forze politiche e sociali, ha già chiesto alla Regione Sicilia, con una lettera datata 21 novembre 2024, di revocare la concessione, per tutelare l’interesse pubblico e consentire lo sviluppo sostenibile del quartiere di Ognina. Il sindaco ha inoltre dichiarato che l’amministrazione è aperta a esaminare la possibilità di ottenere l’assegnazione diretta dell’area, per gestirla in modo pubblico e trasparente, rispondendo alle esigenze dei cittadini.

Il tema della privatizzazione di Ognina ha sollevato preoccupazioni anche in altre realtà, come la Federazione Armatori Siciliani, l’associazione dei Consumatori d’Italia Consitalia e l’Associazione Pescatori Marittimi Professionali, che si sono tutte espresse contro l’idea di trasformare la zona in un’area esclusivamente privata. Queste organizzazioni intendono inoltre portare l’attenzione anche su altre concessioni demaniali in provincia di Catania, come quelle ad Acitrezza, dove numerosi motoscafi sono parcheggiati senza motori ecologici, a pochi passi dall’area marina protetta della Zona A.

Il sindaco ha annunciato che nei prossimi giorni ci saranno ulteriori incontri con l’amministrazione comunale per definire le prossime azioni a difesa del mare di Ognina e per garantire che la sua gestione resti pubblica e aperta alla comunità. Un impegno che mira a proteggere uno dei luoghi più preziosi della città, tutelando l’ambiente e la qualità della vita dei cittadini.

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