Il Nuovo Ordine Mondiale, la Genesi della Guerra Fredda e la Nascita della NATO

Il Nuovo Ordine Mondiale, la Genesi della Guerra Fredda e la Nascita della NATO

 

Di Santi Maria Randazzo

 

La ricostruzione del contesto che dopo la conferenza di Yalta e nell’immediato dopoguerra diede vita al Nuovo Ordine Mondiale venne modulato e determinato sostanzialmente da tre fattori emersi con chiarezza nella successiva conferenza di Teheran: l’esigenza dell’URSS di poter avere il controllo su di una serie di paesi ‘amici’ che dovevano costituire una cintura di sicurezza di cui la Polonia rivestiva il ruolo di perno principale, l’esigenza dell’Inghilterradi ottenere un bilanciamento condiviso con l’URSS di poteri in Europa definendo le rispettive zone e quote di influenza e l’esigenza degli Stati Uniti di poter garantire una forma di libertà democratica nei paesi liberati dall’occupazione nazifascista, affermando la transitorietà degli accordi di Teheran e rinviando la definizione del Nuovo Ordine Mondiale alle Nazioni Unite. Aldo Giannulli ha ricostruito magistralmente i punti essenziali del confronto tra il blocco occidentale ed il blocco orientale, prodromico, in Italia, della cosiddetta strategia della tensione.La possibilità di giungere ad un accordo tra i tre Grandi si infranse, progressivamente, nella impossibilità di giungere ad una soluzione comune rispetto al destino della Polonia, laddove al precedente governo rifugiatosi a Londra i Sovietici opposero il cosiddetto governo di ‘Lubblino’ insediato dall’Armata Rossa dopo l’occupazione della Polonia. Sotto la spinta di Roosevelt a Jalta si era convenuto il seguente accordo: “In Polonia, in seguito alla completa liberazione di questo paese da parte dell’esercito rosso, si è venuta a creare una nuova situazione. Ciò richiede la formazione di un governo provvisorio polacco su basi più vaste di quanto non sia stato possibile prima della recente liberazione della Polonia occidentale. Il governo provvisorio che attualmente è in funzione in Polonia dovrà quindi essere riorganizzato su più vaste basi democratiche con l’inclusione di personalità democratiche della Polonia stessa e di emigrati. Questo nuovo governo sarà chiamato Governo Provvisorio polacco di unione nazionale. Molotov, Harriman e sir Archibald Clark Kerr sono autorizzati a consultarsi come commissione di prima istanza a Mosca con i membri dell’attuale governo provvisorio e con altre personalità democratiche polacche all’interno e all’esterno, al fine di organizzare l’attuale governo secondo i principi sopra menzionati. Questo governo provvisorio polacco di unione nazionale si assumerà l’impegno di tenere libere elezioni sulla base del suffragio universale e del voto segreto. A queste elezioni avranno diritto a partecipare e presentare candidati tutti i partiti democratici e antinazisti.” La sistematica violazione di questo accordo da ambedue le partie l’intenzionale strumentalizzazione da parte inglese, generò una animosità che, secondo Francois Fejto, fu provocata da Chruchill e costituì il preludio per l’instaurarsi della Guerra Fredda. La morte di Roosevelt, avvenuta il 12 aprile 1945, e l’insediamento di Truman alla Casa Bianca provocò il repentino cambiamento della linea politica estera degli USA che non si posero più come obiettivo l’assorbimento dell’URSS all’interno del nuovo ordine mondiale, attuando una sistematica politica di chiusura verso l’URSS. La nuova posizione USA nei confronti dell’Unione Sovietica provocò reazioni al suo interno che indussero Stalin, nel febbraio del 1946, a pronunciare un discorso pubblico: “[…] nel quale indicava nelle mire imperiali del capitalismo la causa della guerra che aveva visto il trionfo del sistema sociale sovietico usando toni anticapitalistici da tempo desueti.” L’esagerata interpretazione della diplomazia USA delle finalità del discorso di Stalin, per mano di George Kennan,indusseroil governo a interpretare il discorso di Stalin come una dichiarazione di “Guerra Fredda”: l’insorgere di questa crisi diplomatica diede a Churchill l’opportunità di buttare benzina sul fuoco. In un discorso tenuto il 5 marzo 1946, Churchill affermò di veder calare “Una Cortina di Ferro” in Europa, contribuendo con successo, così, ad ampliare la divergenza tra Sovietici e Americani. Dopo l’imposizione di governi comunisti in Bulgaria, Romania e Ungheria, Truman tenne un discorso al Congresso dove, fra l’altro, affermò che: “La politica degli Stati Uniti deve essere quella di offrire sostegno ai popoli liberi che stanno resistendo a tentativi di sottomissione da parte di minoranze armate o di pressioni esterne.” La Dottrina Truman fu subito condivisa dagli Inglesi e dagli alleati occidentali degli USA e, secondo Aldo Giannuli: “[…] da essa derivarono i pilastri del nuovo ordine occidentale: il Trattato del Nord Atlantico, con la relativa istituzione della NATO (aprile 199) e la formazione della Repubblica Federale Tedesca, dalla fusione delle zone presidiate da inglesi, americani e francesi (maggio 1949).Parallelamente, a Est, nascevano la Repubblica Democratica Tedesca dalla zona occupata dai Russi (ottobre 1949) e il COMECON, cui aderivano i paesi dell’Europa orientale (gennaio 1949); prendevano corpo le zone di influenza che il grande disegno avrebbe voluto evitare. Come si vede, esse non furono figlie di Jalta quanto, piuttosto, della linea del contenimento.

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