Il tema della riforma delle province, e in particolare la Legge Delrio che ha modificato il sistema delle province italiane, continua a essere oggetto di dibattito politico. L’eurodeputato di Fratelli d’Italia, Ruggero Razza, in un’intervista in videocollegamento da Bruxelles con Lasicilia.it, ha fatto chiarezza sulla posizione del suo partito e sugli sviluppi legislativi previsti per il futuro.
Razza ha voluto ribadire che la contrarietà di FdI al ritorno dell’elezione diretta dei presidenti e dei consiglieri provinciali non è altro che una “grande bugia”. Secondo Razza, infatti, il partito di Giorgia Meloni è stato protagonista, fin dal 2017, di azioni parlamentari dirette proprio a smontare la Legge Delrio, che ha ridotto il ruolo delle province a enti di secondo livello. Un impegno che ha visto anche la Regione Sicilia tentare di modificare la legge.
Durante la legislatura guidata da Rosario Crocetta, la Sicilia ha provato due volte a recepire la Legge Delrio con delle modifiche, ma la legge siciliana proposta dal Centrodestra è stata impugnata dal governo Gentiloni, con l’intervento della Corte Costituzionale, che ha bocciato l’iniziativa. Razza, che faceva parte del governo regionale di allora, ha spiegato come, nonostante le difficoltà, la sua posizione fosse sempre stata chiara: riportare la centralità delle province e restituire loro il giusto ruolo istituzionale.
“Il ritorno alle province elettive, con presidenti e consiglieri eletti direttamente dai cittadini, è nel programma di Fratelli d’Italia”, ha sottolineato Razza. “Il Governo Meloni sta già lavorando su una norma nazionale per il superamento della Legge Delrio”, ha aggiunto, confermando che la modifica della legge non solo è un obiettivo del governo ma anche una priorità per il partito.
L’eurodeputato ha anche risposto alle recenti speculazioni politiche che hanno alimentato la sensazione di un possibile intervento dell’Assemblea Regionale Siciliana (ARS) sul tema, un’ipotesi che, secondo Razza, non sarebbe percorribile per via della pronuncia della Corte Costituzionale. Tuttavia, ha evidenziato che, sebbene la legge attuale preveda l’elezione di secondo livello, il Governo Meloni sta lavorando per una modifica di natura nazionale che permetterà di restituire alle province il loro ruolo naturale e rafforzato.
“Il resto sono scaramucce locali“, ha concluso Razza, criticando chi tenta di cercare scorciatoie politiche per bypassare la situazione giuridicamente chiara. “C’è un tentativo tipicamente siciliano di dire ‘andiamo a Roma’ per trovare un amico che ci aiuti a risolvere una situazione che dovrebbe essere risolta a livello giuridico”, ha detto, rivolgendosi a chi cerca soluzioni a livello locale.
Razza ha ribadito l’intenzione di restituire alle province la loro funzione di interfaccia tra i comuni e la Regione, attribuendo loro nuove competenze e dando un senso maggiore al diritto dei cittadini di scegliere direttamente chi li amministra.
Concludendo, l’eurodeputato ha messo in evidenza come il lavoro di Fratelli d’Italia sia focalizzato su un cambiamento strutturale a livello nazionale, in sintonia con il programma politico del Presidente Giorgia Meloni, per garantire alle province un futuro di maggiore responsabilità e con una funzione amministrativa più marcata e partecipativa.