Nel corso degli ultimi mesi, il dibattito tra governo e magistratura ha raggiunto toni accesi, sollevando preoccupazioni in merito alla crescente insofferenza nei confronti dell’autonomia dei giudici. In questo scenario, l’Associazione dei Consumatori Consitalia ha espresso il proprio sostegno fermo alla magistratura, sottolineando l’importanza di garantire indipendenza e rispetto per il lavoro dei giudici, anche di fronte alle pressioni politiche.
Il recente intervento di Salvatore Casciaro, giudice e segretario generale dell’Associazione Nazionale Magistrati (ANM), ha messo in luce alcune problematiche critiche che riguardano la gestione delle indagini e la politica del governo sull’indipendenza della giustizia. Casciaro ha fatto riferimento a una possibile modifica legislativa riguardante le Corti d’Appello, con la proposta di escludere le toghe delle sezioni Immigrazione, una mossa che potrebbe sembrare una reazione diretta a determinate decisioni che non vanno a favore della politica dell’esecutivo. Un’eventuale riforma, secondo Casciaro, rappresenterebbe un ulteriore passo nella direzione di un controllo politico sulla giustizia, con il rischio di minare l’autonomia dei giudici, in particolare quelli impegnati in temi sensibili come l’immigrazione.
Inoltre, la figura del procuratore capo di Roma, Giuseppe Lo Voi, è stata oggetto di attacchi, che secondo Casciaro sono stati motivati da politiche che non gradiscono certe decisioni. In particolare, si è parlato di possibili accuse di incompatibilità ambientale, una tattica che, secondo i critici, ha il chiaro obiettivo di delegittimare i magistrati che osano prendere decisioni impopolari o scomode per il governo.
Consitalia, come associazione dei consumatori, ha voluto esprimere solidarietà alla magistratura, ribadendo che il rispetto per i magistrati e la loro indipendenza è essenziale per il corretto funzionamento della giustizia. Pur riconoscendo che, come in ogni ambito, possono esserci delle “mele marce”, la stragrande maggioranza dei magistrati opera con professionalità e imparzialità. La forza di un governo, secondo l’associazione, non dovrebbe risiedere nella possibilità di influenzare o controllare i magistrati, ma nel garantire un sistema giudiziario che sia davvero equo e credibile agli occhi dei cittadini.
La riforma proposta dal ministro Nordio e sostenuta da alcune forze politiche di destra, che mira a separare le carriere tra giudici e pubblici ministeri, viene vista da Consitalia come una mossa preoccupante. Questo tipo di intervento, secondo molti, potrebbe indebolire l’efficacia e l’indipendenza dell’intero sistema giudiziario. Il rischio di trasformare i magistrati in meri strumenti di scelte politiche, piuttosto che in indipendenti garanti della legge, sarebbe una perdita per la democrazia e per il principio di giustizia.
Consitalia, insieme a una parte della magistratura, ritiene che il dibattito in corso debba essere un’opportunità per riflettere su come migliorare la giustizia, non per politicamente orientarla. Piuttosto che attaccare i magistrati, è necessario aumentare il rispetto reciproco tra poteri dello Stato, affinché la giustizia possa essere amministrata in modo trasparente, imparziale e credibile.
L’associazione conclude con un appello al governo affinché dimostri maggiore rispetto per il ruolo fondamentale della magistratura nel nostro ordinamento, e ribadisce che qualsiasi riforma in questa direzione dovrebbe essere orientata a rafforzare la credibilità e l’indipendenza dei giudici, piuttosto che a indebolirla.