Una partita che, come ormai accade troppo spesso, lascia l’amaro in bocca e molte domande senza risposta. Catania pareggia 1-1 contro una Casertana che, a dire il vero, ha giocato meglio e meriterebbe, per spirito di lotta e impegno, la vittoria. Il risultato finale è il riflesso di una prestazione inconcludente, dove i giocatori etnei sono sembrati fiacchi e lontani da quella grinta e determinazione necessarie per conquistare i tre punti.
Il Catania, come ha spesso dimostrato in questa stagione, sa giocare solo quando è in grado di pressare alto e sfruttare le fasce. Un esempio tangibile di questo è Guglielmotti, che nel primo tempo ha provato a impensierire la difesa avversaria con le sue incursioni. Ma quando l’allenatore della Casertana, proprio al momento giusto, ha operato i cambi, il Catania ha completamente perso il filo del gioco, facendosi sopraffare dal dinamismo avversario e perdendo il controllo della partita.
Questo è uno dei tanti limiti che il Catania sta portando in campo, ovvero una squadra che non riesce mai a leggere le dinamiche della partita e a adattarsi alle varie situazioni. E qui emergono le perplessità sull’approccio tattico di mister Toscano, oggi squalificato e quindi assente in panchina. Quando è stato presente, non sempre è riuscito a correggere in tempo gli errori sul campo, come nel caso di una preparazione atletica che sembra non essere adeguata per affrontare il ritmo di competizioni come quella di oggi.
Sotto il profilo tecnico, la squadra non ha trovato un gioco fluido e ha mostrato evidenti lacune nei movimenti collettivi. I cambi, poi, sono arrivati troppo tardi e, quando operati, sono stati poco incisivi, incapaci di scardinare un sistema difensivo avversario che, dal canto suo, ha fatto il suo dovere. Il pareggio, per quanto fortuito a causa del rigore subito, è il minimo risultato che il Catania poteva raccogliere oggi. Anzi, la Casertana ha avuto anche le occasioni per fare suo il match, ma il portiere Dini, con una parata sensazionale all’ultimo minuto, ha evitato una clamorosa sconfitta.
Dopo una prestazione del genere, non possiamo che sollevare interrogativi importanti. Toscano e Pelligra, in conferenza stampa, probabilmente offriranno le solite parole di circostanza, parlando di errori correggibili e di fiducia nel gruppo. Ma forse è giunto il momento di affrontare la realtà: il Catania ha bisogno di una sterzata netta, sia dal punto di vista tecnico che fisico. E se la squadra non riesce a reagire, la stagione rischia di andare in fumo.
Il confronto con la realtà deve essere fatto ora, senza più tentennamenti. Il Catania deve ritrovare la sua identità, ma soprattutto deve tornare a lottare su ogni pallone, come se ogni partita fosse l’ultima. Altrimenti, i sogni di gloria per i tifosi etnei rischiano di svanire nel nulla.