Il 28 novembre scorso, l’AMTS (Azienda Metropolitana Trasporti e Servizi), interamente partecipata dal Comune di Catania, ha approvato il bilancio consuntivo per l’anno 2023, registrando un utile record di 3,8 milioni di euro, il quinto anno consecutivo di crescita positiva. Questo risultato segna una continua espansione degli utili, che sono passati da 2,5 milioni di euro nel 2019 a 3,8 milioni nel 2023, con un totale di circa 15 milioni di euro accumulati nelle casse del Comune negli ultimi cinque anni.
Tuttavia, nonostante questi numeri positivi, la gestione dell’AMTS continua a sollevare numerosi malumori tra i cittadini. Sebbene l’azienda abbia registrato un successo finanziario, gli utenti si trovano a dover fare i conti con un servizio di trasporto pubblico sempre più inefficiente. I tempi di attesa alle fermate, in particolare per le linee più frequentate come la 940, 628N, 431N, 702, 101 e 940, sono diventati insostenibili, con frequenze che spaziano dai 40 ai 70 minuti. In molti casi, tali tempi si raddoppiano a causa di guasti dei mezzi o di una scarsa organizzazione da parte dell’AMTS.
Gli utenti avevano sperato in un piano di potenziamento del servizio, con un miglioramento della frequenza, l’acquisto di nuovi autobus e l’assunzione di nuovi autisti. Purtroppo, però, le aspettative sono state deluse. Nonostante gli utili record, il Comune di Catania ha deciso di aumentare il prezzo dei biglietti del 40%, sia per il trasporto che per la sosta. Il nuovo contratto di servizio, infatti, prevede l’incremento della corsa semplice da 1,00 euro a 1,40 euro e l’aumento del biglietto di sosta da 0,87 euro a 1,20 euro. Inoltre, l’orario di pagamento per la sosta sarà esteso senza interruzioni, dalle 8 alle 21, aumentando così ulteriormente i costi per i cittadini, che dovranno affrontare aumenti compresi tra il 30 e il 50% per il medesimo servizio.
Sinistra Italiana ha duramente criticato la decisione dell’amministrazione Trantino, accusandola di fare cassa a scapito dei cittadini. “L’AMTS ha già contribuito significativamente alle casse comunali negli ultimi cinque anni, con utili per circa 15 milioni di euro. Le vere priorità dovrebbero essere altre”, ha dichiarato il partito, che ha sottolineato la necessità di congelare il prezzo del servizio pubblico e investire gli utili per migliorare la qualità del servizio, acquistando nuovi mezzi elettrici e assumendo nuovi autisti per ridurre i tempi di attesa alle fermate.
L’aumento delle tariffe, senza alcun miglioramento tangibile del servizio, ha scatenato una reazione da parte dei cittadini e dei movimenti di opposizione, che hanno promesso di mobilitarsi contro gli aumenti e a favore di un reale potenziamento del trasporto pubblico a Catania.
Sinistra Italiana ha già annunciato nuove iniziative per contrastare questa politica e difendere i diritti degli utenti, cercando di ottenere un servizio pubblico più efficiente e meno gravoso per le tasche dei catanesi.