Si replica oggi con tre rappresentazioni a sera. La regista e protagonista Berta Ceglie: “Il religioso silenzio degli spettatori esaltava l’alchimia delle Gole: i rumori della natura, il cielo pieno di stelle, i profumi della notte. Mi ha molto emozionato che il vento si alzasse per tutte e tre le volte in cui è entrato in scena il Conte Ugolino”. Il pubblico era formato per metà da turisti, sia stranieri – che hanno mostrato di aver gradito in particolare gli interventi degli artisti del fuoco, sentendosi proiettati nell’Ade anche per i puntali effetti sonori -, sia italiani.
“Il pubblico è stato meraviglioso: attentissimo e sempre silenzioso fin quando è esploso nell’applauso finale”.
Lo ha detto Berta Ceglie, regista e protagonista dello spettacolo, al termine delle tre rappresentazioni serali dell’Infernu di Dante che ha debuttato ieri con un considerevole successo nell’incredibile scenario delle Gole dell’Alcantara dove sarà replicato anche domenica.
“Il religioso silenzio degli spettatori – ha sottolineato la Ceglie – esaltava l’alchimia delle Gole: i rumori della natura, il cielo pieno di stelle, i profumi della notte. Era come se vi fosse una complicità tra il luogo e noi attori. Mi ha molto emozionato che il vento si alzasse per tutte e tre le volte in cui è entrato in scena il Conte Ugolino”.
L’atmosfera da Inferno dantesco era data da effetti di luce – soprattutto torce e fuochi – sul basalto colonnare delle Gole con le acque scure di un Alcantara mutato in Acheronte.
Il pubblico era formato per metà da turisti, sia stranieri – che hanno mostrato di aver gradito in particolare gli interventi degli artisti del fuoco, sentendosi proiettati nell’Ade anche per i puntali effetti sonori -, sia italiani.
“Molti dei nostri connazionali non siciliani – ha raccontato la regista – sono venuti a complimentarsi spiegandomi come, anche se non sempre comprendevano il dialetto, ripercorressero quanto studiato a scuola, colpiti dalla musicalità della traduzione di Tommaso Cannizzaro. Tanti, poi, hanno sottolineato come il mio Dante al femminile abbia consentito loro di entrare in una dimensione di spiritualità che sentivano smarrita”.
Alla fine della rappresentazione, come detto, grandi applausi per tutti i protagonisti dello spettacolo, che hanno attraversato il fiume tenendosi per mano andando incontro al pubblico, sull’altra riva.
Lo spettacolo – adattato da Antonio Luca Cuddè – è promosso dal Centro Cultura Mediterranea con il contributo di Regione, Comune di Motta Camastra, Parco Fluviale dell’Alcantara, Associazione albergatori di Taormina e VideoBank.
Applausi, oltre che per la Ceglie (Dante), per Camillo Sanguedolce (Caronte, Brunetto Latini), Tecla Guzzardi (Francesca), Elmo Ler (Farinata), Antonio Marino (Ulisse), Sebastiano Mancuso (Conte Ugolino). La figura di Virgilio è stata poi resa in scena dal mimo Rosario Valenti con la voce fuori campo di Giovanni Anzalone. Consensi anche per gli interventi della Compagnia City Ballet (Giulia Bertino, Chiara Coco e Michelangela Cristaldi), e della Compagnia Anima Ignis (Chiara Bua, Giusy Di Blasi, Adriano Raia) manipolatori del fuoco. Da citare infine i figuranti: Laura Guidotto, Antonio Lombardo, Concita Lombardo, Ornella Lombardo, Sara Longo, Sonia Scalia e Annalisa Virgillito. ci sono Camillo Sanguedolce, Tecla Guzzardi, Elmo Ler, Antonio Marino e Sebastiano Mancuso.
Apprezzati i costumi di Gabriella Ferrera, i movimenti scenici di Sergio Platania e gli effetti sonori di Sergio Greco.
Stasera e domani si replica: gli spettatori saranno condotti a gruppi di duecento fino al greto del fiume, dal quale, al termine delle rappresentazioni, della durata di poco meno di un’ora, risaliranno in ascensore.
Gli organizzatori raccomandano di indossare scarpe sportive e indumenti comodi. Per vedere lo spettacolo bisognerà presentarsi mezz’ora prima dell’inizio previsto per ogni rappresentazione accedendo dall’ingresso degli ascensori delle Gole, dove si trova anche un ampio parcheggio gratuito.
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