Parasha di Ree’
Nella parasha di questa settimana viene ribadito il concetto dell’importanza della tzedaka’ (beneficenza). A questo proposito il Midrash ci racconta un episodio molto significativo. Un filosofo chiese a Rabbi Gamliel: “La vostra Tora’ vi ordina di donare ancora e ancora, senza paura di compromettere la vostra situazione finanziaria. Non sarebbe normale avere timore? Come si puo’ dare il proprio denaro senza pensare che avremmo potuto metterlo da parte per i periodi bui?”. Rabbi Gamliel allora replico’: “Se ti venisse chiesto di concedere un prestito, accetteresti?”. “Dipende da chi” rispose il filosofo. “Se si trattasse di uno sconosciuto, avrei paura di perdere il mio denaro”. “E se colui che ti chiede ti da’ delle garanzie?” domando’ Rabbi Gamliel. “Ebbene, se fossi sicuro di poter avere fiducia, acconsentirei” rispose il filosofo. “Permettimi di farti un’altra domanda: e se il tuo garante fosse il capo del governo, cosa penseresti?”. “Certamente non eisterei a prestargli il denaro, perche’ sarei assolutamente certo di vedermi restituito il prestito” disse il filosofo. Rabbi Gamliel, allora, spiego’: “Quando si fa la tzedaka, si concede un prestito di cui il Creatore dell’Universo si fa garante. La Scittura afferma: ‘Colui che dona di buon cuore al povero, fa (se cosi’ si puo’ dire) un prestito a Hashem, il quale restituira’ tutto cio’ che e’ dovuto”. (D-o rimborsera’ al benefattore in questo mondo rendendogli il prestito e custodira’ per lui la sua piena ricompensa nel Mondo a Venire). Niente e’ piu’ degno di fiducia del Creatore: siccome Egli promette di rendere il denaro al creditore, come potremmo esitare a donare in tzedaka?” (Da “Il Midrash racconta, Devarim 1, ed. Mamash).
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