Dieci uomini, due donne e la Lega fuori. Queste le caratteristiche che saltano subito all’occhio in ordine alla giunta regionale targata Musumeci, che è stata ufficializzata oggi. Gaetano Armao (Forza Italia), rivestirà il ruolo di vicepresidente e assessore all’Economia; a Roberto Lagalla (Idea Sicilia) va l’assessorato all’Istruzione e alla Formazione; confermate le voci che da tempo indicavano Vittorio Sgarbi (Forza Italia) ai Beni culturali, mentre Marco Falcone (Forza Italia) guiderà l’assessorato alle Infrastrutture. A Edy Bandiera (Forza Italia) l’assessorato alle Risorse Agricole, mentre a Bernadette Grasso (Forza Italia) va l’assessorato alla Funzione Pubblica. Mariella Ippolito (Autonomisti) avrà le deleghe a Famiglia, Lavoro e Politiche sociali; a Vincenzo Figuccia (Udc) l’assessorato all’Energia, a Ruggero Razza (Diventerà Bellissima) quello alla Sanità. A Mimmo Turano (Udc) le Attività produttive, a Toto Cordaro (Popolari) il Territorio. Turismo a Sandro Pappalardo (Fratelli d’Italia).
Resta esclusa la Lega, il cui segretario Matteo Salvini commenta: «Prendiamo atto che non abbiamo chiesto niente a nessuno. Musumeci è valido, onesto, sono contento abbia vinto. Se hanno ritenuto di preferire per la giunta gli uomini di Lombardo e Cuffaro, lasciando fuori noi, mi hanno fatto un favore. Se nella squadra si è preferito il vecchio al nuovo, il nuovo sta alla finestra». E alla finestra sta tutto il popolo siciliano, in fiduciosa attesa che qualcosa, stavolta, cambi davvero.
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