Debutto al Brancati di “Civitoti in Pretura”

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Debutto al Brancati di “Civitoti in Pretura”

CATANIA – L’atto unico “I civitoti in pretura”, scritto nel 1893, è il primo lavoro drammaturgico del ventenne Nino Martoglio, nato a Belpasso, in provincia di Catania, nel 1870 ed è anche il più rappresentato. L’opera è un piccolo gioiello di comicità, oltre ad un ottimo esercizio per un ritorno alle radici, attraverso il recupero del dialetto. La popolana Cicca Stònchiti, sul palco l’impareggiabile Guia Jelo, è chiamata a testimoniare davanti al Pretore di Catania, Plinio Milazzo, riguardo ad una rissa che ha coinvolto un “malandrino” locale. La scena si dipana in un’aula di Pretura di un paesino della Sicilia, ove si processa l’imputato Masillara, Fabio Costanzo, accusato di aver accoltellato un suo compaesano. Tutta la commedia ruota intorno alle incomprensioni tra il Pretore (proveniente dal Nord Italia) e la plebea testimone Cicca Stònchiti. Cicca, per paura delle ritorsioni di Masillara, tenta di insabbiare la situazione e, approfittando delle incomprensioni con il Pretore, parla di tutto tranne che del crimine. Dopo la deposizione Cicca esce di scena ed entra il carabiniere Messer Rapa, Riccardo Maria Tarci, testimone del fatto. Persona onestissima, tutta d’un pezzo, Messer Rapa ingarbuglia ancora di più la situazione. Urla, screzi, “sciarre” e “vanniate” di lavandaie accolgono lo spettatore all’inizio dello spettacolo ma il vero protagonista di questa opera teatrale è senza dubbio il dialetto di Martoglio, lingua originalissima, che grazie a storpiature, errori di pronuncia, doppi sensi ed equivoci conferisce una comicità dirompente a discussioni su argomenti seri.
Una commedia che grazie alla regia di Turi Giordano e ai bravissimi attori in scena si propone di offrire al pubblico un affresco della Catania Popolare di fine ‘800 e un po’ di sana leggerezza, senza mancare però di suscitare qualche riflessione importante sulla società, i suoi mali, la giustizia…, così come un grande autore come Martoglio sa e può fare.

Personaggi/ Interpreti in scena
La civitota Cicca Stònchiti (lavandaia) / Guia Jelo
Il civitoto Messer Rapa, il civitoto don Procopiu e l’autore Nino Martoglio/ Riccardo Maria Tarci
Il pretore Testafina/ Plinio Milazzo
Il pubblico ministero Bomba /Gianmarco Arcadipane
Il cancelliere/ Enrico Manna
L’accusato Giovanni Masillara/ Fabio Costanzo
L’usciere Scarabeo /Salvo Scuderi
L’avvocato difensore Pappalucerna/Enzo Tringale
Le civitote: Minica ‘a ciolla/ Raniela Ragonese;
Cuncetta a tòtina, sua figlia/ Noemi Giambirtone;
Viulanti Sparapaulo/ Margherita Papisca;
Tidda ‘Ntrichiti ‘Ntrichiti/ Elisabetta Alma

Lo spettacolo sarà in scena al Brancati nelle date:
Giovedì 11 gennaio h.21.00
Venerdì 12 gennaio h. 21.00
Sabato 13 gennaio h. 17.30
Sabato 13 gennaio h.21.00
Domenica 14 gennaio h. 17.30
Martedì 16 gennaio h. 21.00
Mercoledì 17 gennaio h 17.30
Giovedì 18 gennaio h. 17.30
Venerdì 19 gennaio h. 21.00
Sabato 20 gennaio h. 17.30
Sabato 20 gennaio h. 21.00
Domenica 21 gennaio h. 17.30
Giovedì 25 gennaio h. 21.00
Venerdì 26 gennaio h. 17.30
Sabato 27 gennaio h. 17.30
Sabato 27 gennaio h. 21.00
Domenica 28 gennaio h. 17.30

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