“I terremoti sono calamità naturali e non si possono prevedere né impedire, ma il massacro del territorio e i mancati interventi di prevenzione sono responsabilità degli uomini e dei Governi.
Alle comunità colpite della Provincia di Catania va innanzitutto la nostra solidarietà e l’impegno a vigilare affinché vengano mantenute le promesse di immediato intervento fatte dalle strutture statali e regionali.
L’Italia, per oltre due terzi del suo territorio, è attraversata da faglie e movimenti della terra che periodicamente producono terremoti dagli effetti devastanti; intere aree della Sicilia sono state individuate da tempo ad altissimo rischio sismico e vanno classificate tutte in zona 1.
Perché, tranne pochissime eccezioni, continua a latitare, dichiarano Zappulla e Mangano, un progetto organico di messa in sicurezza del territorio, delle case, delle attività produttive e degli uffici pubblici?
Ci aspettiamo e pretendiamo, intanto, provvedimenti immediati e di urgenza in grado di affrontare le emergenze e il disagio che vivono le comunità colpite e che siano accreditate subito le risorse necessarie per la ricostruzione ma anche un piano straordinario pluriennale di risorse per interventi di adeguamento antisismico per tutte le aree siciliane ad alto rischio.
Per questo esprimiamo, concludono Pippo Zappulla e Paolino Mangano, la piena e convinta solidarietà ai cittadini dell’area catanese colpiti dal terremoto. E al contempo, a loro consegniamo il nostro impegno a sostenere le loro ragioni e diritti anche quando si abbasseranno le luci e finiranno le visite.
Vigileremo affinché gli impegni assunti da Musumeci , da Salvini e Di Maio siano realmente mantenuti”.
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