Sullo scandalo che ha investito nei giorni scorsi la casa di cura catanese “Di Stefano Velona”, si registra l’intervento delle federazioni provinciali Ugl sanità e medici. “Pur non volendo entrare nel merito delle indagini, riponendo massima fiducia nel lavoro della magistratura e delle forze dell’ordine, non possiamo che esprimere fortissima preoccupazione per il destino di oltre 40 dipendenti della struttura. Temiamo, infatti, che il loro futuro occupazionale si possa tramutare nell’ennesima vertenza in caso di provvedimenti drastici e netti nei confronti della casa di cura stessa. Per questo motivo auspichiamo da parte delle istituzioni, Prefettura ed Assessorato regionale in primis, un intervento finalizzato ad individuare il percorso più opportuno a tutela dei lavoratori, evitando una nuova problematica sociale per la città con la perdita di un numero così elevato di posti di lavoro in un comparto, come quello della sanità privata, dove già le criticità di natura occupazionale sono innumerevoli come, peraltro, questa sigla sindacale ha già più volte denunciato – evidenziano i segretari Carmelo Urzì e Aurelio Guglielmino.”
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