In merito alla triste vicenda accaduta a santa maria La Scala pubblichiamo integralmente una lettera del Presidente della Federazione Armatori Siciliani:
Il sottoscritto Micalizzi Alfio Fabio nella qualità di Presidente della Federazione Armatori Siciliani, già da anni, anche nella qualità di Presidente dell’A.P.M.P. Associazione Pescatori Marittimi Professionali (Associazione di Categoria costituita con atto pubblico in data 10-07-1995), segnala e denuncia l’emergenza Porti insicuri in tutto il territorio della regione siciliana e con particolare riferimento ad alcuni porti / porticcioli presenti nel territorio della provincia di Catania quali quello di Acitrezza, Aci Castello, Ognina, San Giovanni Li Cuti, Pozzillo, Santa Maria La Scala.
I porti segnalati dalla F.A.S., a nostro parere, sarebbero carenti anche di elementari requisiti per la sicurezza della navigazione marittima e portuale.
Si segnala con la presente, che, proprio a seguito di alcuni esposti effettuati dalla scrivente associazione, riguardanti presunte anomalie strutturali e/o carenza di sicurezza nei porti, alcuni politici di turno e/o stagionati e/o in alternativa “politici della domenica” – così definiti da alcuni operatori del settore ittico / turistico, hanno provveduto a fare approvare dei progetti, i quali hanno goduto di finanziamenti pubblici, ma che in concreto, vista la strage di Santa Maria La Scala, oggi potrebbero essere definiti finanziamenti inutili e/o utili solo a fare spesa, fare movimento, ma non a risolvere il problema emergenza porti insicuri.
Lo scrivente nella qualità di Legale Rappresentante della F.A.S. ha affidato incarico allo Studio Legale Silluzio al fine di valutare / verificare eventuali presupposti di colpe / responsabilità civili e/o penali, e quindi di presentare un dettagliato esposto denuncia, denuncia querela presso la Procura della Repubblica di Catania, e, successiva costituzione Parte Civile.
A nostro parere la strage di Santa Maria La Scala dove hanno perso la VITA n. 3 giovani si poteva e si doveva evitare.
Mancano le sbarre che impediscono l’ingresso delle auto in occasioni di forte vento e mareggiate, mancano i cartelloni di segnalazione pericolo, i lavori effettuati, al momento risulterebbero inutili alla sicurezza delle persone.
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