“Sulla realizzazione del raddoppio della Catania – Ragusa è arrivato il momento delle scelte. Si tratta di una delle opere più importanti da realizzare in Sicilia e non solo, che consentirebbe ad un’area come quella del sud – est dell’isola di uscire dal semi – isolamento in cui è rilegata da sempre e puntare allo sviluppo che merita. Il governo nazionale non può più perdere tempo sul grido di aiuto di un’intera popolazione e della Regione, ma deve prendere una decisione netta. Non si può essere contrari alla costruzione del ponte sullo Stretto, sostenendo che prima devono essere fatte strade e ferrovie adeguate, e poi non avere neanche le idee chiare quando si tratta di avviare l’ampliamento di una strada o il potenziamento di una linea ferrata.” E’ quanto dicono i segretari generali delle unioni territoriali della Ugl di Catania e Ragusa, Giovanni Musumeci e Gianna Dimartino in relazione alla querelle che continua, ancora oggi, a non trovare una vera e propria soluzione. “Quella della Catania – Ragusa è una questione di interesse sovranazionale, perché riteniamo rientri appieno nel progetto di mobilità relativo all’asse Sicilia – Germania. La stessa Europa, con i suoi deputati eletti in Sicilia non può girarsi dall’altra parte di fronte ad una vicenda che più i giorni passano e più grottesca diventa. Basta fare campagne elettorali e giochi di parte sulla pelle dei siciliani: si trovi un punto di accordo tra pubblico e privato sull’elaborato progettuale redatto, allo scopo di trovare le risorse necessarie (perché no anche comunitari) per far partire finalmente un cantiere che da ormai troppi anni aspetta di essere avviato.” E come evidenziano Biagio Tummino, dirigente Ugl e componente del comitato spontaneo ragusano ed Angelo Mazzeo, dirigente della Ugl catanese e delegato per la problematica, “bisogna evitare in questo modo anche la previsione di un pedaggio esagerato, come quello attualmente previsto che andrebbe sicuramente a penalizzare l’economia del territorio e generare possibili criticità per la gestione privata.” Se invece si deciderà di proseguire sulla strada del project – financing, l’intervento della Regione siciliana voluto dal governo Musumeci, in materia di agevolazioni sui pedaggi, risulta indispensabile – sottolineano Musumeci e Dimartino – se non si vuol creare l’ennesima opera inefficace in una parte della Sicilia dove il livello di produttività è ancora elevato nonostante i disagi, il turismo è in netta crescita e le potenzialità inespresse sono ancora tante. Quello nostro – concludono i due segretari Ugl – vuole essere un accorato appello perché il dibattito lasci spazio ai fatti, per dare opportunità occupazionali, lavoro e benessere a tanti siciliani che lo invocano.”
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