Parlare di emergenza incendi a Catania durante la stagione estiva sarebbe scontato per chiunque. Perchè allora nessuno interviene per mettere in sicurezza aree abbandonate, parchi e slarghi verdi a pochi passi dalle abitazioni?
Oggi le fiamme si sono propagate all’interno del Parco Monte Po. Ettari ed ettari di terreno che confina con i quartieri di Librino,San Giorgio, Nesima, Fossacreta e Monte Po.
Un sito che Il comitato Romolo Murri, attraverso il suo presidente Vincenzo Parisi, chiede da tempo di rivalutare, riqualificare e restituirlo alla cittadinanza. Un luogo quasi completamente abbandonato con la conseguenza che qui, da maggio a settembre, gli incendi sono all’ordine del giorno.
La situazione non si è complicata ulteriormente solo per il pronto intervento dei vigili del fuoco e della polizia. Ma fino a quando si potrà andare avanti così? Fino a quando si potrà contare sulla fortuna o sull’esperienza della gente che vive a pochi passi dal parco ed è quasi abituata a tutto ciò?
I residenti che più volte hanno lanciato appelli alla riqualificazione del parco e che puntualmente, negli ultimi anni, sono finiti nel dimenticatoio.
Da qui emerge la necessità di operare con un piano di interventi dettagliato e preciso come unica formula efficace per combattere la piaga del fuoco.
Tante le zone da codice rosso a Catania segnalate dal comitato Romolo Murri dove, per fronteggiare tempestivamente l’emergenza, occorre la creazione di fasce tagliafuoco, la potatura a scadenze precise del verde e l’eliminazione, con l’utilizzo dei trattori, delle sterpaglie.
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