Incendi cassonetti nella IV municipalità di Catania

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Incendi cassonetti nella IV municipalità di Catania

Incendi cassonetti nella IV municipalità di Catania
“Se qualcuno pensa di risolvere il problema della spazzatura in strada nella nostra municipalità bruciando i rifiuti ed i cassonetti si sbaglia di grosso. Non tolleriamo questo genere di atti criminali che mettono in serio pericolo l’incolumità dei nostri cittadini”.
Con queste parole il presidente della IV municipalità Erio Buceti commenta i cassonetti incendiati nei pressi di via Ota e in via Allegria. Ultimi casi, quelli nei quartieri di San Nullo e di San Giovanni Galermo, che hanno causato notevole preoccupazione tra i residenti delle abitazioni circostanti.
“Che si tratti di un preciso piano criminale o gesti isolati di qualche sconsiderato a noi poco importa- prosegue Buceti- da mesi stiamo cercando di avviare un piano per i rifiuti che preveda di incentivare la raccolta differenziata per combattere la piaga dei “quartieri-discarica” o delle aree critiche all’interno della IV municipalità di Catania. In passato abbiamo ricevuto segnalazioni in via Kolbe, via Bentacourt, via san Matteo, via Ballo, via Ota, via Sebastiano Catania, via Santa Rosa da Lima e in molte altre strade del nostro territorio dove si assiste ad un quotidiano scarico di rifiuti soprattutto da parte dei pendolari provenienti dai paesi dell’hinterland etneo”.
Strade e vie a ridosso di terreni abbandonati e pieni di sterpaglie pronti a prendere fuoco, complice anche l’afa estiva, alla minima scintilla. Il rischio è che in poco tempo si sviluppi un rogo di vaste dimensioni con terribili conseguenze per la cittadinanza.
“Per quanto utile, dati i costi e l’eventuale manutenzione, non si possono istallare telecamere in ogni strada, via o piazza della nostra circoscrizione colpita dal problema delle discariche abusive- continua ancora il presidente della IV municipalità- da parte nostra vogliamo optare per attivare una politica di raccolta “porta a porta” che consenta progressivamente di eliminare i cassonetti dal territorio partendo da San Giovanni Galermo fino ad arrivare a Cibali. Nel frattempo è necessario l’intervento delle forze dell’ordine per capire chi dà fuoco ai cassonetti e punire questi soggetti in modo esemplare”.

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