UIL E UILTUCS CHIEDONO L’INTERVENTO DEL PREFETTO DI CATANIA PER SOLLECITARE INTERVENTI DI GOVERNO NAZIONALE E REGIONE A TUTELA DEI LAVORATORI E DELLE LORO FAMIGLIE. GRAVISSIMI RISCHI OCCUPAZIONALI ANCHE PER I DIPENDENTI DELLE AZIENDE FORNITRICI.
“Cinquecento lavoratori, cinquecento famiglie, vivranno nella disperazione questo Natale perché incolpevoli vittime del caos-Fortè. Tutto sta avvenendo nel silenzio assordante delle istituzioni politiche. Affidiamo alla sensibilità del prefetto di Catania la convocazione di una riunione urgente, quale primo passo verso la richiesta di interventi del Governo nazionale e di quello regionale ai quali solleciteremo l’adozione di misure per favorire il passaggio del personale Fortè ad altre aziende della media e grande distribuzione organizzata”. Lo affermano i segretari generali di Uil e UilTucs Catania, Enza Meli e Giovanni Casa, che aggiungono: “Abbiamo seguito con attenzione e senso di responsabilità la vertenza, segnata da uno sconcertante balletto di ipotesi avanzate dall’azienda per scongiurare il fallimento: dalla proposta di concordato, al piano di ristrutturazione, all’amministrazione controllata. Non entriamo nel merito di questioni e decisioni che spettano soltanto alla magistratura. Noi di Uil e Uiltucs siamo preoccupati unicamente per la voragine occupazionale che si è aperta ai danni dei lavoratori dei supermercati Fortè, moltissimi a Catania, e dei dipendenti delle imprese fornitrici, alcune tanto drammaticamente esposte da rischiare la … morte per crediti”.
Lascia un commento
You must be logged in to post a comment.