Coordinare gli interventi di rimozione e smaltimento dei rifiuti solidi urbani abbandonati lungo le strade statali e ricadenti nel territorio comunale, anche per superare le diverse interpretazioni normative in materia di interventi. E’ questo l’obiettivo del protocollo d’intesa che il sindaco di Catania Enzo Bianco e il presidente dell’Anas Gianni Vittorio Armani hanno sottoscritto nella Sala Giunta di Palazzo degli elefanti, nell’ambito del programma Anas “Stradepulite”. Erano presenti all’incontro con i giornalisti l’assessore all’Ambiente Rosario D’Agata, il capo di gabinetto vicario del Comune Gianluca Emmi, il responsabile Anas della Direzione Esercizio e Coordinamento Territorio Ugo Dibennardo con il responsabile delle relazioni esterne Mario Avagliano, il responsabile Anas per gli enti locali Guido Perosini, rappresentanti di Polizia stradale e il comandante della Polizia municipale Pietro Belfiore, l’on. Sebastiano Gurrieri in rappresentanza del coordinamento per la realizzazione della Catania-Ragusa.
«Catania – ha detto il sindaco Bianco – è una delle prime città a far partire un servizio che, come Anci, abbiamo deciso e sperimentato con l’Anas a livello nazionale, e che rappresenta una scelta di civiltà oltre che un’iniziativa di grande rilievo per una realtà che sta cominciando a coltivare una vocazione turistica. Ringrazio di cuore il presidente Armani per l’attenzione che ha prestato al nostro territorio e che non si limita al protocollo ma prevede anche importanti progetti come il collegamento tra la tangenziale e l’aeroporto, la terza corsia sulla tangenziale, opere di manutenzione sulla Catania-Palermo».
«Il dialogo con i sindaci che stanno sul territorio – ha sottolineato Armani – è per noi fondamentale. Questo accordo ci permette, insieme, di contribuire a risolvere uno di quei problemi, l’abbandono dei rifiuti, che la burocrazia non ha voluto affrontare, rafforzando il livello di civiltà che vogliamo trasmettere al Paese. Catania è per noi un nodo fondamentale per la rete del Sud e della Sicilia e per questo gli investimenti di Anas si concentreranno particolarmente su questo territorio, per renderlo un polo ancora più efficace».
Sulla base dell’accordo siglato tra Anas e Comune, sarà l’Amministrazione comunale, su segnalazione dell’Anas, a procedere alla raccolta e allo smaltimento dei rifiuti abbandonati lungo il territorio urbano delle strade statali di competenza dell’Anas, e lo farà direttamente o tramite ditta individuata con gara a evidenza pubblica. Il costo sarà ripartito in parti uguali, 50 per cento l’Anas e 50 per cento il Comune.
«I benefici infatti – ha commentato Bianco – saranno a vantaggio sia del Comune che dell’Anas, anche se i primi beneficiari saranno in realtà i cittadini, perché finalmente le strade statali non saranno più il deposito di immondizia che sono state sinora, per il fatto che non si capiva bene chi dovesse fare il servizio e quindi non lo faceva nessuno».
Secondo l’accordo, l’Anas si farà inoltre carico dei costi di telecamere di sorveglianza e delle loro installazione. Riguardo alla rimozione dei rifiuti speciali o pericolosi, gli interventi potranno essere effettuati su specifica richiesta dell’Anas e dopo apposita valutazione e acquisizione degli eventuali pareri preventivi previsti per legge. Nel caso in cui gli interventi costituiranno pericolo per la sicurezza stradale, o pregiudizio per la sicurezza degli operatori, l’Anas assicurerà la necessaria assistenza con mezzi e operatori. In Sicilia l’Anas prevede analoghe convenzioni anche con Agrigento e Siracusa.
Nel corso dell’incontro, Bianco si è soffermato sugli ulteriori progetti che vedranno collaborare Comune e Anas “«In una città metropolitana che ha la migliore infrastrutturazione nel campo logistico e dei trasporti del Meridione».
«Si tratta di progetti – ha precisato il Sindaco – per lo sviluppo strategico della nostra realtà a partire da alcuni inteventi di emergenza come il collegamento tra la tangenziale e l’aeroporto per evitare la congestione del traffico che si crea frequentemente. Stiamo cercando di intervenire immediatamente con modifiche dei sensi di marcia, delle precedenze e dello stop per poter quindi realizzare una rotonda che consenta di evitare le lunghe file che si creano. E abbiamo cominciato a parlare di una terza corsia sulla tangenziale di Catania, che è un’opera indispensabile per lo sviluppo di tutta l’isola, ma anche della manutenzione sulla Catania-Palermo, e di quanto possa portare la Sicilia a fare un grande salto di qualità».
«Con Catania – ha affermato Armani – condividiamo scelte infrastrutturali della politica impostata dal Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture, volta a favorire poli logistici fondamentali del Paese, come Catania, verso cui in futuro graviterà anche l’area di Agrigento con il collegamento Agrigento-Caltanissetta e l’area di Ragusa con la Catania-Ragusa».
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