Festa Repubblica: intitolata pista ciclabile a Staffette partigiane

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Festa Repubblica: intitolata pista ciclabile a Staffette partigiane

CATANIA – Il sindaco di Catania Enzo Bianco, in occasione della Festa della Repubblica, ha scoperto in piazza Nettuno una targa che intitola la pista ciclabile alle Staffette partigiane, donne che trasmettevano messaggi durante la Resistenza viaggiando prevalentemente in biciclette.
Alla cerimonia erano presenti, tra gli altri, Pina Arena, presidente dell’associazione Toponomastica al femminile, che ha proposto l’intitolazione, la presidente dell’Anpi Santina Sconza con Pina Palella della segreteria dell’Associazione partigiani, la responsabile dell’Udi Giovanna Crivelli, Angela Battista della Cgil donne e Viola Sorbello, in rappresentanza delle associazioni dei ciclisti. Presenti anche gli assessori Luigi Bosco, Rosario D’Agata, Orazio Licandro, Angelo Villari, la consigliere comunale Ausilia Mastrandrea, il comandante della Polizia Municipale Pietro Belfiore, il consulente per i rapporti istituzionali del Sindaco, Francesco Marano, l’ingegnere Giuseppe Ragusa dell’Utu e il geom. Rosario Marino degli Interventi speciali.
«Quella per ricordare i settant’anni della Repubblica – ha detto Bianco – è stata una giornata importante per il nostro Paese e una giornata importante anche per me: questa mattina ai Fori imperiali a Roma ho guidato una delegazione di quattrocento sindaci di ogni regione che ha aperto la parata del 2 giugno. Poi sono tornato subito a Catania per compiere quello che considero un gesto simbolico importante: settant’anni fa le donne votarono per la prima volta per la nascita della Repubblica. Abbiamo voluto sottolinearlo nel ricordare le donne, anche catanesi, Staffette partigiane e abbiamo dedicato loro questa bellissima pista ciclabile sul Lungomare. Un gesto di riconoscenza verso le donne che hanno costruito la democrazia nel nostro Paese e alle quali diciamo così grazie anche da parte della città di Catania».
Bianco ha ringraziato per il suggerimento Pina Arena, che ha sottolineato come l’idea fosse venuta agli studenti di diverse scuole, a cominciare dal Vaccarini, che la presentarono al concorso nazionale “Vie di Parità” ricevendo un premio.
«Le Staffette partigiane – ha detto la presidente dell’associazione – sono state riscoperte nei laboratori di ricerca storica dedicate al recupero della memoria delle donne di valore dimenticate e ci consentono di consolidare la nostra memoria e dunque la nostra identità culturale».

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