Sveglia nel cuore della notte per moltissimi a causa dei boati dell’Etna, che sono stati uditi a grande distanza. Gli infissi con i vetri hanno vibrato, così come capita quando c’è un terremoto. I curiosi meno pigri, che sono usciti dal letto per andare alla finestra, hanno goduto del solito spettacolo notturno con fontane di lava.
Il cratere di Sud-Est ha emesso cenere eruttiva che è andata a depositarsi nei centri pedemontani. Per tutta la giornata odierna si sono susseguite operazioni di pulizia con soffiatoi e con mezzi più tradizionali.
A Trecastagni, dove il fenomeno della cenere oggi è stato particolarmente intenso, le piazze ricoperte di scorie nere hanno fatto bel contrasto con l’azzurro del cielo, facendo dimenticare per qualche attimo i disagi e i costi, che sono significativi. Moltissimi residenti hanno collaborato con spirito civico spazzando lo spazio antistante l’ingresso dell’abitazione e le parti di marciapiede comuni.
Secondo i rilievi dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia-Osservatorio Etneo di Catania quello di oggi è il quattordicesimo evento parossistico registrato dallo scorso 16 febbraio.
Le ceneri del nostro vulcano nei giorni scorsi sono state segnalate a molti chilometri, addirittura nelle Marche e in Emilia Romagna (loro possono viaggiare anche in zona rossa!).
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