I cani-finanzieri sono meno noti dei loro colleghi cani-poliziotti ma altrettanto efficaci a garantire la sicurezza pubblica. E’ di ieri la notizia che Nikita, agente speciale a quattro zampe, ha fiutato tra i passeggeri in transito all’aeroporto di Catania un corriere che tentava di introdurre eroina dalla Spagna. Qualche giorno prima, sempre a Catania, i cani-finanzieri hanno facilitato la scoperta di merce da stadio falsificata con il logo contraffatto della Nazionale di calcio. Le magliette e i cappellini sono stati sequestrati dal comando provinciale delle Fiamme Gialle che ha in dotazione Unità cinofile per i normali controlli contro i traffici illeciti di stupefacenti, tabacchi, armi e valute (evidentemente le banconote hanno un loro profumo/puzzo).
L’addestramento dei cani-finanzieri ed i corsi per la formazione dei “conduttori” si tengono a Castiglione del Lago, un pittoresco paese umbro posto in riva al Lago Trasimeno, ai confini con la Toscana. Qui, nel Centro addestramento Unità cinofile, sono stati allevati ed istruiti generazioni di “cani-finanzieri” (per lo più pastori tedeschi, labrador e maliois belga) attraverso il gioco e il rinforzo, ossia il riflesso condizionato di Pavlov. Nel piazzale di ingresso della caserma “D. Cinus” nel 2006 è stato collocato un monumento dedicato ai Finanzieri cinofili: ai piedi del monumento è incisa una frase in latino che è il motto del Servizio Cinofili della Guardia di Finanza: “Candida pro causa ense candido” ( un’arma pura per una giusta causa), motto suggerito dallo stemma di famiglia di un personaggio – il barone Carl Gustaf Emil Mannerheim (1867-1951) – considerato in Finlandia eroe nazionale.
Zaro, Escort, Nikita, Delay, Holus, Bamia sono i nomi di alcuni cani-finanzieri che nel Centro di Castiglione del Lago sono stati prima selezionati per caratteristiche caratteriali e morfologiche e poi addestrati. Alcuni sono specializzati nella ricerca di persone disperse. A Nicolosi, presso la Stazione Soccorso Alpino GdF, sono in servizio Asia, Halma e Aquos, cani che, con il loro servizio in alta quota, riprendono l’antica vocazione dei cani-finanzieri ottocenteschi: vigilare le zone alpine alla frontiera, per proteggere la linea doganale e combattere i contrabbandi.
Una menzione speciale va ad un cane-finanziere speciale: lo splendido Hiron, il pastore tedesco dalle straordinarie doti olfattive e capace di riconoscere l’odore delle banconote anche a distanza. In servizio presso l’aeroporto ha permesso di rinvenire e sequestrare parecchie migliaia di euro. I militari del Comando provinciale della GdF di Catania, mesi fa hanno inoltre scoperto un “tesoro” in banconote, rinvenuto sepolto in un terreno. Ovviamente era frutto del malaffare. L’impiego dell’unità cinofila antivaluta è stato fondamentale: un’arma pura per una giusta causa, ovvero “Candida pro causa ense candido”.
Lascia un commento
You must be logged in to post a comment.