di Marco Salvatore Emmanuele
Ieri mattino presso il << Campo Scuola Picanello >> di Catania, nei pressi dell’omonimo quartiere in Piazza delle Universiadi, la << A.S.D. Nissolino S.A.L. >> di Catania ( l’acronimo sta per “Associazione Sportiva Dilettantistica Nissolino Società di Atletica Leggera”), facendo riferimento a Giuseppe Sciuto, presidente della stessa e già in passato presidente provinciale F.I.D.A.L. (Federazione Italiana Di Atletica Leggera) dal 2017 al 2021, e ad altri componenti e tesserati della A.S.D. in questione, hanno manifestato la loro “sofferenza” in merito ai due anni esatti della chiusura della struttura per lavori di ristrutturazione; ai soci della A.S.D., si sono uniti a manifestare alcuni soci ed atleti di altre società di atletica leggera del territorio provinciale di Catania.
I lavori incominciarono il 4 Dicembre del 2020. Gli appassionati e gli addetti ai lavori erano convinti che nel giro di poco tempo potessero tornare a “riabbracciare” il campo dove fossero abituati, sia ad allenarsi, che a trascorrere momenti di socialità fra di loro; invece tutt’oggi non è stato possibile poter fare ciò.
Per capire come gli atleti e gli appassionati si fossero organizzati in questi due anni, abbiamo fatto qualche domanda proprio a Giuseppe Sciuto che si è gentilmente concesso:
Domanda: Per voi il Campo Scuola è stato come fosse una “seconda casa”. Quando è iniziata questa situazione?
Risposta: Si ha detto bene! Per me e per i miei tesserati qui è sempre stato come una “seconda casa”; nonostante io non sia nativo di questo quartiere della città, mi è capitato spesso di passare più tempo qui che altrove. Tutto è incominciato il 4 Dicembre 2020, chiarisco che resto fiducioso dell’operato altrui, ma non mi sarei mai aspettato passasse tutto questo tempo.
D: In questi due anni suppongo abbiate provveduto diversamente a compiere i lavori in ambito sportivo. Come e dove vi siete organizzati?
R: Ammetto che soprattutto all’inizio non è stato facile per nessuno di noi. In realtà la mia società non ha avuto in questo biennio un punto di riferimento unico, ma si è dislocata nei seguenti impianti: a Catania presso lo << Stadio Angelo Massimino >> ed al << Campo Sportivo Velletri >>, a Misterbianco presso lo << Stadio Valentino Mazzola >>, a Mascalucia al << Campo Sportivo Turi Guglielmino >> ed al << Centro Sportivo Polivalente >> di San Giovanni La Punta; inoltre occasionalmente anche a Motta Sant’Anastasia e San Pietro Clarenza è capitato di allenarsi lì. Colgo l’occasione di ringraziare tutti coloro che ci hanno accolto calorosamente.
D: Cosa si auspica possa accadere in un futuro prossimo?
R: Semplicemente il poter tornare al Campo Scuola, magari il prima possibile, perché noi tutti non vediamo l’ora di rimetterci piede, prima ancora di un discorso di natura tecnica, siamo legati “affettivamente” alla struttura. Non ci resta che avere pazienza e sperare bene.
Presente all’incontro svoltosi dinanzi al campo, incontriamo una importante figura della politica comunale catanese, nonché il presidente della III Circoscrizione di Catania (equivalente al quartiere di Borgo Sanzio) il Dott. Paolo Ferrara, che ha brevemente rilasciato un suo parere a noi:
D: Presidente, nonostante non sia nella zona di competenza del suo mandato consiliare, la percepisco “coinvolto emotivamente” alla vicenda. Ci spieghi se sia così o meno.
R: Ammetto che è vero, mi reputo “coinvolto emotivamente”. Io prima di essere un presidente, sono un cittadino rispettoso ed orgoglioso della mia città, e quindi ciò che potrebbe sembrare una questione “rionale”, non lo è; infatti molti cittadini della mia circoscrizione di competenza, sono stati frequentatori assidui del campo, così come nel resto della città.
Purtroppo involontariamente alcuni appassionati a causa di una logistica non sempre sostenibile per loro, hanno dovuto rinunciare all’attività sportiva a malincuore.
D: Da uomo delle istituzioni cosa si sente di dirci?
R: Innanzi tutto comunico la mia felicità per il fatto che i lavori stiano procedendo molto bene, magari mi auguro in un futuro prossimo ci possa essere un potenziamento della struttura, che porterebbe benefici non solo a Catania e relativa Città Metropolitana, ma anche all’intera isola.
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