Il 26 marzo scorso, è stato festeggiato il 90esimo genetliaco di Giovanni Brass, in arte Tinto. L’omaggio da parte del mondo artistico e dei fans, è stato clamoroso e dirompente come i suoi film. Nato a Milano da famiglia agiata che, gli permise di studiare ed approfondire la sua passione artistica di: scrittore, sceneggiatore e regista. Il nome Tinto, è il diminuitivo di Tintoretto, soprannome datogli dal nonno il pittore Italo Brass. Al contrario di ciò che si possa pensare Tinto Brass, (laureato in Giurisprudenza) fece esperienza come assistente di Roberto Rossellini ed insieme a Comencini e Mauro Bolognini scrisse due episodi del suo film: (collettivo) La mia signora a metà, degli anni sessanta. Dieci anni più tardi cominciò a dedicarsi all’arte cinematografica erotica. Voleva portare al cinema un nuovo modo di concepire o vedere l’eros. Film cult come: Miranda con un’esplosiva Serena Grandi, Capriccio con Francesca Dellera Praprika con Deborah Caprioglio, La Chiave con Stefania Sandrelli Così fan tutte ecc… Artista amato ed odiato per la sua visione liberticida nell’arte erotica; famosa fu la sua frase:-” La pornografia, è lì per provocarti un erezione; l’erotismo, è lì per provocarti un’emozione!”- Il gioco del vedo non vedo, la sensualità a volte celata altre esplicita, certamente un outsider di tutti i tempi, specialmente nel nostro paese dove si sa che, certe cose si fanno ma non si dicono. Si sposò con la sua prima moglie Carla Cipriani nel 1957, dalla quale ebbe due figli; fu legato a lei fino alla sua dipartita nel 2006. Si risposa nel 2017 con Caterina Varzi.
Auguri Maestro lunga vita ai ribelli.
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