L’iniziativa, che propone uno spazio sicuro a libero accesso in ambiente protetto per cambiare e allattare un bebè bambino con a disposizione di prodotti per l’igiene dei bambini, si amplia, raggiungendo altre zone del territorio.
Oltre a musei e biblioteche, i Baby Pit Stop si trovano in: Agenzia per la Famiglia, 7 sedi dei Municipio, mercati al coperto e altre strutture della città.
“Questo servizio – spiega l’Assessore alle Politiche sociali Lorenza Rosso– è studiato per venire incontro a chi, per strada, può trovare difficile trovare un punto dove cambiare e nutrire il proprio bambino ed è un segno tangibile della sensibilità della nostra città verso le famiglie, per rendere Genova più confortevole e accessibile, anche verso i numerosi turisti. Grazie all’adesione di diversi sponsor, che ringrazio vivamente per la loro disponibilità e partecipazione, per la prima volta nei BPS saranno anche gratuitamente disponibili prodotti per la pulizia e la cura dei bimbi (detergenti, salviette, creme, giochi e altro).
i rilievo l’allestimento di ben 3 nuovi punti in sedi strategiche per collocazione territoriale e per frequentazione da parte delle famiglie, oltre alla possibilità di verificare, tramite la mappa geolocalizzata sul sito del Comune di Genova, la presenza di BPS, che si raggiunge anche dall’app hAPPy Family Genova, curata da Agenzia per la Famiglia.”
“Il Galata Museo del Mare e il Museo Dell’Emigrazione Italiana sono stati visitati da inizio anno da 21.000 ragazzi e bambini in tutte le fasce d’età e quindi anche da scuole materne e nidi – ha dichiarato Nicoletta Viziano, presidente delle due strutture museali – un’accoglienza rivolta anche ai più piccoli con questo servizio Baby Pit Stop è molto importante per aprire i luoghi della cultura sempre di più alle famiglie.”
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