CATANIA – «Catania per la presenza della banda ultralarga e dell’Agenzia Vulcano che partiranno nel 2017, è la città ideale per la nascita dei Digital Innovation Hub per dare supporto alle imprese nella conversione al digitale». Lo ha detto il sindaco Enzo Bianco annunciando con Elio Catania, presidente nazionale di Confindustria Digitale la nascita in tempi strettissimi di uno dei Dih – gli altri nasceranno a Milano, Torino, Venezia, Pordenone, Roma, Napoli, Barie e Catania – studiati per promuovere piattaforme di filiera e reti d’impresa 4.0 e programmi di formazione per manager e dipendenti delle piccole e medie aziende. E tra gennaio e febbraio Confindustria e il Comune organizzeranno a Catania un workshop sull’argomento.
La decisione è stata presa durante un incontro presieduto da Bianco nella sala Giunta di Palazzo degli elefanti. Al vertice erano presenti inoltre, per il Comune la segretario generale Antonella Liotta, il capo di Gabinetto Beppe Spampinato, il ragioniere generale Massimo Rosso, il direttore dei Sistemi informativi Maurizio Consoli, e poi, oltre a Catania, Antonello Biriaco, vicepresidente vicario di Confindustria Catania, Carmelo Papa e Francesco Caizzone di STMicroelectronics, e Riccardo Donadon e Cristina Mollis di H Farm, incubatore trevigiano che consente alle aziende di cambiare modello produttivo, passando dall’analogico al digitale.
«In Italia – ha detto Catania – cali di produttività e Pil sono causati dai mancati investimenti digitali: con 25 milardi all’anno il Pil crescerebbe di due punti e gli occupati di 7-800.000 unità. Per questo Confindustria intende impegnarsi per creare una rete italiana di Digital Innovation Hub che sostenga in particolare le piccole e medie imprese».
«La mia idea – ha affermato Bianco – è quella di entrare nel network sia il Comune sia l’Agenzia di sviluppo locale Vulcano che, finanziata con il Pon Metro, sta per partire. Ma poiché la velocità è un elemento indispensabile, il Digital Innovation Hub potrà partire provvisoriamente grazie a una collaborazione tra Comune, Confindustria e altri soggetti».
Dalla discussione è emersa la possibilità di siglare al più presto un protocollo d’intesa coinvolgendo varie facoltà dell’Università di Catania, Cnr, aziende come ST, Telecom, Vodafone, Almaviva ed H Farm, e, naturalmente le imprese locali. Ciò per consentire di far partire subito il Digital Innovation Hub che dovrebbe trovare provvisoriamente ospitalità in una struttura della Zona Industriale di Catania e in cui personale esperto possa consigliare le aziende come convertirsi al digitale.
E’ stato costituito gruppo guida per preparare la firma del protocollo che si riunirà già dalla prossima settimana. Il Dih di Catania dovrebbe occuparsi inizialmente delle imprese della Città Metropolitana per estendersi poi a tutto il Distretto della Sicilia sudorientale.
Il sindaco ha anche chiesto a Catania un supporto per un salto di qualità sulla digitalizzazione della Pubblica amministrazione locale che, oltre a offrire servizi telematici ai cittadini, consenta anche di semplificare il lavoro delle aziende, a cominciare dalle Partecipate comunali.
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