Ieri sera è iniziato il primo dei due incontri con i canditati Sindaco alle elezioni comunali a Catania, un appuntamento che si ripete ad ogni tornata elettorale molto atteso dagli elettori, data l’alta affluenza dei partecipanti di questa sera.
Erano presenti in questo primo turno, ben tre papabili: Maurizio Caserta per il Fronte Progressista e il M5S, Giuseppe Giuffrida con la sua lista civica, Enrico Trantino per il centro destra, moderatore Mirko Viola
Il tema dell’incontro aveva per titolo “Catania restare o scappare” con dei temi attuali e sentiti dalla collettività: urbanistica, sicurezza, sostenibilità, servizi sociali.
Apre il dibattito Padre Salvatore Resca, porgendo i saluti ma soprattutto entrando subito nel merito riassumendo la situazione di Catania con una frase “ alla fine delle elezioni chi vincerà a mio avviso data la drammaticità della situazione non ha nulla da festeggiare perché la vittoria non è un premio ma una responsabilità non certo da nulla”.
Città Insieme in queste settimane ha lavorato su questo incontro è pone subito le basi del dibattito in modo da dare l’imput dei lavori parlando di ambiente: come si può aumentare il verde o trasformare la città in rifiuti zero, affrontando il problema della mobilità e della sicurezza stradale o dei servizi sociali latitanti in molte zone della città.
Con un milione di m3 di alloggi fatiscenti in parte di proprietà del comune lasciati al degrado che potrebbero essere utilizzati in maniera proficua, come si vuole diventare il porto del Mediterraneo e città commerciale ma soprattutto cosa si può fare per evitare un secondo dissesto.
Enrico Trantino inizia il suo intervento facendo una dichiarazione “la mia canditura è un atto di amore (anche lui!!!) è responsabilità nei confronti della citta di Catania che tanto mi ha dato” poi si lancia in una difesa della passata giunta, dove è stato Assessore dal Luglio 2020 fino alle dimissioni della giunta, asserisce che si è fatto molto a livello urbanistico dialogando con gli ordini professionali per riprendere in mani il nuovo piano regolatore, percorso afferma che si è bloccato per la fine della legislatura. ( ma hanno avuto 4 anni di tempo ).
In merito alle dicerie di un accordo fatto con la proprietà dell’ex Cementificio dichiara fermamente che nessun patto è stato stipulato il risanamento dei locali verrà fatto alla luce del sole nel rispetto delle procedure ma soprattutto coinvolgendo i cittadini. Si rende conto che l’adeguamento antisismico è in ritardo, soprattutto negli edifici scolastici ma non si poteva iniziare un risanamento di colpo anche per mancanza di risorse, sulla mobilità a Catania si è fatto tanto dalle zone Ztl al biglietto integrato autobus metropolitana ma sa che con l’appoggio della città si farà tanto.
Nel rispondere ai quesiti posti da Città Insieme Giuseppe Giuffrida il candidato civico attacca subito Enrico Trantino , ricordandogli che lui ha fatto parte della vecchia giunta, che anche lui è responsabile del problema che si sta creando con la costruzione al viale Africa della cittadella della giustizia con la demolizione del palazzo delle poste, si sta costruendo vicino al mare in una zona che sarà congestionata dal traffico dato la presenza delle scuole e di altre strutture. Rimarca che in città il senso di legalità non esite più e che le periferie sono lontanissime dal resto della città, ma soprattutto bisogna finalmente avvicinare la città al mare interrando le linee ferroviarie utilizzando i fondi POR o altri fondi messi a disposizione ma farlo bene e subito prima che si perdano come quelli per l’emergenza abitativa. Ha rimarcato che la zona industriale è in pessime condizioni e che gli investitori non investano perché manca la viabilità, illuminazione, la rete per il deflusso delle acque piovane. Attuare una politica sana di risanamento del bilancio comunale.
Quando arriva il turno di Maurizio Caserta del centro sinistra- M5S esordisce in maniera dolorosa alla domanda : la città rischia il secondo dissesto? SI! “Siamo troppo esposti con i debiti paghiamo 35 milioni di euro solo di interessi passivi ogni anno” oltre ovviamente ad altre voci debitorie tutti numeri dati in maniera certosina con dati alla mano e fonti certe, il suo approccio è stato molto duro, terrificante direi nello spiegare la situazione debitoria della città che nel prossimo futura blocca di fatto qualsiasi progetto se non ci sono fondi extra bilancio, “il risanamento è possibile attraverso una programmazione che vada oltre i 5 anni di questa legislatura” che prevede la costruzione di una rete fognaria cittadina , oggi completa solo per il 40%, con la sistemazione della rete idrica oggi un colabrodo, con il risanamento di Corso Martiri della Libertà progetto iniziato e poi bloccato da anni, un percorso che si deve fare con la cittadinanza per riportare la città al suo giusto decoro.
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