La tragica morte dei 600 migranti provenienti dalla Libia ha travolto la Grecia ed indignato l’opinione pubblica. Le ricerche per recuperare le salme al largo dell’ isola di Pylos in Grecia, continuano in queste ore, ma sarà impossibile recuperarle tutte. I sopravvissuti allo stremo delle forze, hanno subito avvertito le autorità greche della presenza di circa 100 bambini nella stiva della nave trasformatasi in trappola mortale di vittime, colpevoli di inseguire il sogno di una vita normale senza essere perseguitati e costretti ad avere negati anche i più semplici diritti umani. Ad accorgersi per primi dell’imbarcazione in pericolo sono stati i nostri connazionali della Guardia costiera. Si cerca di ricostruire la dinamica e pare secondo l’agenzia di stampa Ansa che, gli sfortunati migranti avessero più volte richiesto l’ SOS, ma dal mar Egeo dove poi si è consumata la tragedia, non sono pervenuti aiuti tempestivi. Le persone recuperate sono circa 80 ed è recente la notizia dell’avvenuto arresto di presunti scafisti egiziani.
A quante morti dovremmo ancora assistere senza che si cerchino soluzioni?
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