Back-out e interruzione di acqua corrente lungo il litorale della Plaia di Catania che accoglie 90.000 presenze al giorno. Ecco perché, in questo contesto, è fondamentale la grande attenzione dei gestori dei lidi per garantire la sicurezza della gente e la piena fruibilità del mare per tutti.
“Ci auguriamo solo che- prosegue Bruno- tutto si risolva in tempi brevissimi perché, fino ad oggi, i danni sono inimmaginabili, tanta merce è da buttare e tante attrezzature sono ormai inservibili. E’ vero che l’emergenza riguarda l’intera città ma è altrettanto innegabile che la situazione qui alla Plaia è ben nota da tempo: le linee di distribuzione e le cabine sono obsolete e il gestore, quando ci sono stati gli aumenti in bolletta, ha prelevato subito gli oneri di distribuzione. Adesso, che bisogna operare con la stessa tempestività, al contrario, si procede con lentezza e non nella misura dovuta, specialmente di fronte a soggetti deboli e in difficoltà”.
Sulla necessità di approntare un tavolo tecnico, con tutti i soggetti interessati, il responsabile del complesso turistico Le Palme ribadisce che “in un momento di emergenza non esistono più i tavoli tecnici, esistono solo le denunce. Ciò nell’interesse del consumatore e della collettività. Dispiace che questi signori non siano stati censurati e si permettono il lusso di giocare con la pelle della gente, e parlo anche di ospedali, della cittadinanza, dell’acqua: tutto questo è di una gravità inaccettabile. Il sistema Enel non funziona. Noi siamo pronti a fare tutto il possibile (e anche l’impossibile) ma ci viene impedito, come ci è stato impedito di fare gli impianti solari. Adesso faremo valere le nostre ragioni, come detto, nelle sedi opportune”.
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