San Giovanni Li Cuti, celebre per la sua spiaggia nera e l’atmosfera suggestiva, affronta attualmente una serie di problemi che stanno minando la sua bellezza naturale e la sicurezza dei bagnanti. Tra sporcizia, disordine, abusivi, parcheggio selvaggio e mercatini rionali incontrollati, il divieto di balneazione diventa un segno tangibile della situazione critica che la città di Catania sta vivendo. È giunto il momento che le istituzioni competenti agiscano.
Le spiagge cittadine, nonostante il loro potenziale turistico, stanno subendo una rapida deturpazione a causa di vari fattori. La sporcizia e il disordine sono ormai all’ordine del giorno, creando un ambiente poco accogliente e inadeguato per i residenti ei visitatori. Il reddito di cittadinanza, una misura sociale importante, sembra non essere stata accompagnata da un’educazione alla responsabilità civica, e ciò ha portato a comportamenti negligenti che danneggiano il tessuto urbano.
Un’ulteriore problematica è rappresentata dal divieto di balneazione che è stato emesso per motivi di sicurezza sanitaria. Tuttavia, ciò che preoccupa maggiormente è la mancanza di controllo e di applicazione delle norme da parte delle autorità competenti. L’installazione di un solarium e di una passerella per accedere al mare sembra contraddire apertamente il divieto, creando confusione tra i cittadini e generando un senso di impunità.
È giunto il momento che la Capitaneria di Porto, il Sindaco di Catania e il Prefetto intervengano con decisione. Gli abitanti ei visitatori di Catania meritano spiagge pulite, sicure e rispettose delle norme. L’appello alla Capitaneria di Porto è affinché si controlli se le strutture installate rispettino le disposizioni legali
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