Il violoncellista Vadim Pavlov ed il pianista Ruben Micieli lo scorso venerdì sera sono stati acclamati dall’affezionato pubblico che li segue da anni. Il recital si è tenuto al Castello Ursino nell’ambito del festival Classica e Dintorni, giunto alla XXma edizione con la direzione artistica di Ketty Teriaca.
Nella grande sala del museo, testimoni silenti le statue dell’antica collezione del principe di Biscari e dei monaci Bendettini cassinesi, sono state ascoltate le composizioni di due autori di cui quest’anno ricorrono i 150 anni dalla nascita: Sergej Rachmaninov e Max Reger. Di quest’ultimo sono state eseguite magistralmente: la Suite n. 2 per violoncello in re minore opera 131 n. 2; l’Aria op. 103 n. 3 per violoncello e pianoforte; due Pezzi per violoncello e pianoforte “Capriccio” e “Piccola Romanza”.
I maestri Pavlov e Micieli, due interpreti noti anche a livello internazionale, hanno poi eseguito di Rachmaninov in successione due preludi (op. 2 n. 3 e op. 23 n. 5) tratti dal monumentale Etude tableaux op. 39 n. 1 per pianoforte; la Sonata op. 19 in sol. minore per violoncello e pianoforte, con il suo meraviglioso andante.
Come bis è stata proposta dello stesso Rachmaninov una Danza orientale, che ha concluso il concerto di Pavlov-Micieli, instillando nel pubblico il desiderio di rivederli presto esibirsi in duo a Catania.
Non poteva essere che un successo: le biografie dei maestri Vadim Pavlov e Ruben Micieli parlano chiaro: una lunga carriera, forte di molti successi per il primo; un folgorante percorso aperto al futuro, per il secondo, che è ancora molto giovane.
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