L’inferno di Dante e l’ Anoressia trattate al Fringe Festival di Catania

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L’inferno di Dante e l’ Anoressia trattate al Fringe Festival di Catania

A Catania dal 16 al 29 ottobre si sta svolgendo il Fringe festival , festival internazionale che coinvolge artisti indipendenti che non fanno parte dei circuiti classici del mondo dello spettacolo, il Fringe è un festival senza giuria , senza una commissione di selezione.
Il festival a Catania si svolge in più giorni all’interno di spazi messi a disposizione di strutture private teatri, ristorazione, centri culturali; di seguito il link www.fringe+festival+catania .
Sarebbe troppo lungo parlare di tutti gli artisti che si sono esibiti dall’inizio ad oggi, ma voglio citarne due che mi hanno colpito in modo particolare il primo è Canto 33 di Federica Seddaiu che si esibisce presso Spazio O Spirito Mediterraneo dal 19 ottobre al 22 ottobre.
Lo spettacolo è un monologo recitato da un’artista Sarda prestata a Roma (cosi si definisce) dal titolo si può pensare che si esibisce in una recitazione ironica del canto 33 di Dante, invece è un fare partecipe lo spettatore della storia di nonno Peppe ( suo nonno) lui sardo doc un uomo nato nel 1910 in un piccolo paesi dell’entroterra sardo il quale grazie alla Divina Commedia affronta la vita, e che Federica in maniera ironica, divertente, artisticamente incisiva, coinvolgendo il pubblico (il che non fa mai male) racconta la storia di nonno Peppe che da povero in canna riesce a farsi una famiglia a superare le vicissitudini che la vita gli mise contro .
Federica Seddaiu mette in evidenza il suo rapporto con il nonno che in fin dei conti e il rapporto che ogni uno di noi ha con i nonni che sono; baby sister, amici , confidenti , maestri di scuola e di vita. Federica è quella che è grazie a nonno Peppe.
Altro spettacolo che mi ha colpito è Ed Recovery presso il centro Isola , anch’esso un monologo che rientra in una forma teatrale fisica.
Gli interpreti sono Lia Locatelli e Caterina Rossi, attraverso le parole e la fisicità trattano il problema della anoressia e della bilumia, una piaga sociale che sta attanagliando i nostri adolescenti che hanno spesso degli miti e degli esempi sbagliati dove l’apparire magri per loro è il viatico del successo.
Le interpreti Lia e Caterina con la loro professionalità si immedesimano in una di queste ragazzine che fa tutto per dimagrire, rendono partecipe il pubblico con il dramma, il dolore che subisce sia quando fa di tutto per apparire magra sia poi quando si rende conto che cosi si entra in un vortice drammatico dove si rischia la vita, perché di anoressia si muore , e si entra in dentro il tunnel del recupero della guarigione.
Anche qui Lia e Caterina entrano nella mente di chi cerca di guarire.
Gli spettacoli sono fino a domani domenica 22 ottobre.

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