In una lettera aperta inviata al giornale online www.metroct.it, Mario Guerrasio, Vice Presidente Nazionale dell’Associazione dei Consumatori d’Italia Consitalia e coordinatore degli “Sportelli Difesa del Cittadino,” solleva gravi preoccupazioni in merito alle modifiche proposte ai requisiti pensionistici per i lavoratori contributivi.
Premessa: Un Sistema Pensionistico in Evoluzione
Il nostro sistema pensionistico, basato sul principio di solidarietà tra le generazioni, si trova ora di fronte a importanti cambiamenti proposti. Il sistema a ripartizione, gestito interamente dall’INPS, utilizza i contributi dei lavoratori attivi per finanziare le pensioni in corso. Questo modello è esposto a rischi legati all’invecchiamento della popolazione e a possibili ristagni economici.
La lettera di Guerrasio sottolinea la distinzione tra i metodi pensionistici retributivo e contributivo, nonché i cambiamenti proposti con il passaggio alla “Quota 103” e il futuro ingresso in scena della “Quota 104.”
Critiche ai Nuovi Requisiti per l’Accesso alla Pensione Contributiva
La lettera esprime preoccupazione per i lavoratori interamente contributivi, quelli che hanno iniziato a lavorare dall’1 gennaio 1996 in poi. Le modifiche proposte comportano nuovi requisiti per l’accesso alla pensione di vecchiaia anticipata, che sollevano dubbi sulla giustizia e l’equità del sistema.
I punti salienti delle critiche di Guerrasio includono:
- Nuovi Limiti Economici: Dal 2024, i lavoratori contributivi potranno accedere alla pensione anticipata solo se l’importo dell’assegno sarà pari almeno a 3 volte il valore dell’assegno sociale, introducendo limiti precedentemente assenti secondo la legge Fornero.
- Vincoli sull’Importo dell’Assegno: La nuova normativa prevede che l’assegno non possa eccedere le 5 volte il minimo Inps fino al raggiungimento dei 67 anni.
- Finestra Mobile: Viene introdotta una “finestra mobile” di tre mesi dalla maturazione dei requisiti, un elemento che non era presente nella legge Fornero.
- Adeguamento alla Speranza di Vita: Il requisito contributivo di 20 anni dovrà essere adeguato alla speranza di vita calcolata dall’Istat, introducendo un elemento di incertezza rispetto alla legge Fornero.
Pareri Controversi e Speranze per il Futuro
La lettera di Guerrasio rileva con sconcerto queste modifiche, evidenziando la mancanza di allineamento tra la proposta e la logica del sistema a ripartizione. La speranza di vedere estesi i benefici e requisiti più favorevoli ai lavoratori contributivi non è stata soddisfatta, suscitando dubbi sulla congruenza delle nuove disposizioni.
Il Vice Presidente della Consitalia conclude la lettera con l’appello a considerare un approccio più equo, dove i cambiamenti non siano solo una questione di numeri e percentuali, ma tengano conto delle reali esigenze dei lavoratori e garantiscano una transizione giusta verso la pensione.
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