In un clima di solenne commozione, Palermo ha ospitato oggi le celebrazioni per il 32° anniversario della strage di Capaci, un evento tragico che ha segnato profondamente la storia d’Italia. Alla cerimonia hanno partecipato numerose personalità, tra cui il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, il Ministro della Giustizia Carlo Nordio e il Capo della Polizia e Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, Prefetto Vittorio Pisani.
Durante la cerimonia, tenutasi nei pressi dell’autostrada A29 dove avvenne l’attentato che costò la vita al giudice Giovanni Falcone, alla moglie Francesca Morvillo e a tre agenti della scorta – Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro – sono stati ricordati i valori di legalità e giustizia per i quali questi eroi hanno combattuto e dato la vita.
Il Ministro Piantedosi ha sottolineato l’importanza di mantenere viva la memoria delle vittime della mafia e di continuare la lotta contro tutte le forme di criminalità organizzata. “Il sacrificio di Giovanni Falcone e di tutti gli altri servitori dello Stato che hanno perso la vita nella lotta alla mafia non sarà mai dimenticato. Oggi, come ogni giorno, ci impegniamo a portare avanti il loro lavoro con determinazione e coraggio.”
Il Ministro Nordio ha rimarcato il ruolo fondamentale della giustizia nella costruzione di una società libera e sicura. “Ricordiamo Giovanni Falcone e tutti coloro che sono caduti in questa guerra contro la mafia per rinnovare il nostro impegno a favore della legalità. Ogni passo avanti nella lotta contro il crimine organizzato è un passo verso un futuro migliore per il nostro Paese.”
Il Prefetto Pisani ha elogiato il lavoro incessante delle forze dell’ordine e la loro dedizione nella protezione dei cittadini e delle istituzioni democratiche. “La Polizia di Stato, insieme a tutte le forze dell’ordine, è in prima linea ogni giorno per garantire la sicurezza e la giustizia. La memoria di coloro che sono caduti ci dà la forza per continuare questa lotta.”
Le celebrazioni hanno visto anche la partecipazione di studenti, rappresentanti delle istituzioni locali e cittadini, tutti uniti nel ricordo e nella riflessione su un evento che ha cambiato per sempre il volto dell’Italia. Un grande lenzuolo bianco con la scritta “Giù le mani dalla magistratura libera e indipendente” ha simboleggiato la richiesta di una giustizia forte e autonoma, capace di combattere la mafia senza compromessi.
La giornata di commemorazione non è solo un momento di ricordo, ma anche di impegno. Un impegno che la Polizia di Stato e tutte le forze dell’ordine rinnovano con determinazione, nella convinzione che la memoria delle vittime della mafia debba essere un faro che illumina il cammino verso una società più giusta e sicura.
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