Dopo le denunce di un pescatore locale e della Federazione Armatori Siciliani, l’Associazione Consitalia chiede chiarezza sull’utilizzo dei fondi FEAMP.
L’ombraia realizzata al Porto di Acitrezza con fondi pubblici sembra aver deluso le aspettative della comunità locale. Secondo un anziano pescatore che abita a pochi metri dal porto, questa struttura viene utilizzata principalmente per riparare dal sole motorini e venditori di palloncini, piuttosto che svolgere la funzione per cui era stata pensata.
“Questa ombraia – afferma il pescatore – è solo una formula per produrre spesa, raccogliere fatture e far lavorare le imprese che hanno effettuato la manodopera. Non capisco a cosa sia servita questa spesa per l’intera comunità”. Le sue parole mettono in luce un certo scetticismo da parte dei residenti sulla reale utilità di questo investimento pubblico.
Inoltre, la Federazione Armatori Siciliani (FAS) aveva già in passato contestato al FLAG (Gruppo di Azione Costiera) e alla Regione Siciliana un presunto progetto approvato per realizzare diverse ombrie simili a quella di Acitrezza, da Augusta a Giardini Naxos, per un totale di circa 10 strutture a un costo di oltre 2 milioni di euro. La FAS aveva chiesto l’accesso agli atti relativi a questo progetto, ma non ha mai ricevuto riscontro.
Ora, l’Associazione dei Consumatori d’Italia Consitalia interviene sulla questione, chiedendo chiarezza sull’utilizzo dei fondi FEAMP (Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca) destinati a queste opere. “È fondamentale che l’Amministrazione e gli enti competenti rendano conto alla cittadinanza dell’effettiva utilità di questi investimenti – afferma Consitalia – I fondi pubblici devono essere impiegati in modo oculato e trasparente, per realizzare infrastrutture e servizi che realmente rispondano alle esigenze della comunità”.
Consitalia sottolinea l’importanza di un monitoraggio costante sull’utilizzo delle risorse FEAMP, al fine di evitare sprechi e garantire che gli interventi siano effettivamente in linea con le priorità e i bisogni espressi dai cittadini. Solo attraverso una gestione responsabile e trasparente di questi fondi sarà possibile valorizzare davvero il territorio e migliorare la qualità di vita delle comunità costiere.