Infiltrazioni mafiose nel commercio del tonno: denuncia di Ettore Spampinato, armatore siciliano

Infiltrazioni mafiose nel commercio del tonno: denuncia di Ettore Spampinato, armatore siciliano

La verità sul tonno e l’appello per una magistratura competente

Ettore Spampinato, noto armatore siciliano, ha sollevato gravi preoccupazioni riguardo alle infiltrazioni mafiose nel commercio internazionale del tonno, sottolineando la necessità di un’azione decisa da parte della magistratura italiana per affrontare il problema.

Spampinato ha dichiarato che, secondo ricerche finanziate da diversi armatori, la notizia più significativa è che il tonno non è in via d’estinzione come spesso riportato, ma al contrario, è una specie ittica in buona salute. Tuttavia, per far emergere questa verità è essenziale un impegno serio e concreto da parte della Procura della Repubblica, supportata da consulenti tecnici d’ufficio (CTU) e Polizia Giudiziaria esperti in biologia marina, ripopolamento ittico e contrasto al riciclaggio.

“L’azione criminale che permea il commercio del tonno minaccia non solo l’integrità economica, ma anche l’ecosistema marino”, ha dichiarato Spampinato. “È imperativo che la magistratura agisca con fermezza per proteggere non solo le nostre imprese, ma anche le risorse naturali che esse sfruttano”.

Spampinato ha anche sollevato il problema delle intimidazioni rivolte a chi cerca di diffondere informazioni veritiere sul settore ittico. “È evidente che chi vuole mantenere il controllo illegale del mercato tenterà di zittire chiunque osi mettere in discussione il loro dominio”, ha aggiunto.

La sua denuncia è supportata da investigazioni recenti che evidenziano una persistente presenza criminale nel settore, mettendo a rischio la legalità delle attività economiche e l’ambiente marino della regione.

Spampinato ha concluso con un appello urgente alla magistratura affinché assuma un ruolo di guida nella battaglia contro le infiltrazioni mafiose nel commercio del tonno, assicurando che la cooperazione tra le autorità competenti e il settore privato sia cruciale per ripristinare la fiducia nel mercato e proteggere l’ecosistema marino.

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