Il Consiglio dei Ministri ha approvato il nuovo Decreto sulla Riscossione in data 3 luglio 2024, introducendo significative novità volte a migliorare il sistema di recupero dei crediti non riscossi e a offrire maggiori tutele ai contribuenti. Tra le principali innovazioni spiccano il discarico dei ruoli affidati e la possibile cartolarizzazione dei crediti, al fine di rendere il sistema di riscossione più efficace ed efficiente.
La cartolarizzazione dei crediti rappresenta un processo finanziario che trasforma crediti non liquidi, come fatture non pagate o prestiti, in strumenti finanziari facilmente scambiabili. Questo strumento è vantaggioso soprattutto per le aziende, che possono ottenere liquidità immediata vendendo i propri crediti a terzi. Con il nuovo decreto, la riscossione coattiva delle somme potrà avvenire anche tramite la cessione dei crediti a soggetti privati, selezionati mediante gare a evidenza pubblica.
Un aspetto rilevante del nuovo decreto riguarda i limiti all’impugnabilità del ruolo e della cartella. In particolare, l’attività di riscossione dovrà tenere conto della mancanza di una valida notifica e del fatto che rappresenti il primo atto con cui il debitore sia informato della propria posizione fiscale. Questa disposizione si conforma alla sentenza della Corte Costituzionale n. 190 del 2023, che ha sottolineato la necessità di garantire una maggiore tutela giurisdizionale ai contribuenti.
Il decreto legislativo prevede che i crediti affidati all’Agenzia delle Entrate-Riscossione (AdER) a partire dal 1° gennaio 2025 e non riscossi entro il 31 dicembre del quinto anno successivo saranno oggetto di discarico automatico. Gli enti creditori potranno chiedere la riconsegna anticipata dei carichi non riscossi decorsi almeno 24 mesi, con l’eccezione dei ruoli per i quali sono state avviate procedure esecutive o concorsuali.
La cartolarizzazione dei crediti non riscossi dovrà avvenire nel rispetto di precise indicazioni: i privati selezionati devono essere iscritti in albi ad hoc, e l’aggiudicatario della cessione sarà scelto tramite gara a evidenza pubblica. Inoltre, l’ente creditore dovrà applicare le disposizioni previste dal D.P.R. 602/1973 e dal R.D. 639/1910, che disciplinano la riscossione coattiva dei crediti.
Le Conclusioni di Consitalia
L’Associazione dei Consumatori d’Italia, Consitalia, ha accolto con favore le novità introdotte dal nuovo Decreto Riscossione, sottolineando l’importanza delle tutele previste per i contribuenti. “Le nuove disposizioni rappresentano un passo avanti significativo per garantire un equilibrio tra l’efficacia della riscossione e la tutela dei diritti dei contribuenti,” afferma il presidente di Consitalia.
Consitalia ha anche evidenziato l’importanza della cartolarizzazione come strumento per migliorare la liquidità delle aziende e, al contempo, ridurre i crediti non riscossi. Tuttavia, l’associazione ha invitato il Governo a monitorare attentamente l’attuazione delle nuove norme per evitare abusi e garantire che le procedure di selezione dei privati avvengano in modo trasparente e imparziale.
In conclusione, Consitalia ha auspicato che le nuove misure possano contribuire a superare le inefficienze del sistema di riscossione italiano, migliorando la qualità dei servizi offerti ai contribuenti e favorendo una gestione più trasparente ed equa dei crediti non riscossi. “La protezione dei diritti dei contribuenti deve rimanere una priorità assoluta,” conclude D’Urso, “e continueremo a vigilare affinché il nuovo sistema risponda alle aspettative e ai bisogni dei cittadini italiani.”