Vent’Anni di Battaglie per l’Ambiente: La Storia di un Cittadino Catanese e le Sue Denunce Coraggiose

Vent’Anni di Battaglie per l’Ambiente: La Storia di un Cittadino Catanese e le Sue Denunce Coraggiose

Da vent’anni, un cittadino catanese combatte con passione e determinazione in difesa dell’ambiente e contro le ingiustizie. La sua attività, iniziata a titolo gratuito, ha portato alla costituzione dell’associazione culturale “Voce di Popolo” nel 2007, con una sede nel quartiere di Picanello. Fin dall’inizio, insieme a un comitato cittadino, ha affrontato numerose irregolarità ambientali, diventando una voce importante per la comunità locale.

Denunce Ambientali

Una delle prime denunce riguardava lo smaltimento illecito di rifiuti da parte di società operanti nel settore dei pozzi neri, che scaricavano in mare e pulivano i loro mezzi sul Lungomare di Aci Castello. Questi fatti furono confermati da indagini svolte dalla squadra operativa navale della Guardia di Finanza del Porto di Catania. A supporto della sua denuncia, il cittadino segnalò anche la presenza di dodici scarichi fognari in mare ad Aci Castello, in piena area marina protetta delle isole Ciclopi di Acitrezza.

L’area marina protetta, istituita in un territorio privo di allacciamenti alla rete fognaria pubblica, ospitava inoltre un porto per la nautica da diporto, frequentato in estate da circa 800 barche, tutte prive di motore ecologico. A peggiorare la situazione, vi erano un cantiere navale e un mercato ittico situati nelle vicinanze della zona A della riserva naturale. Nonostante le dettagliate denunce, gli scarichi abusivi non sono mai stati sequestrati.

Truffe ai Danni dell’Unione Europea

Il cittadino ha denunciato truffe ai danni dell’Unione Europea orchestrate da comitati d’affari intenti a ottenere finanziamenti per progetti inutili o solo parzialmente realizzati. Una di queste denunce ha portato a diversi rinvii a giudizio grazie alla serietà e imparzialità della Polizia Giudiziaria. Tuttavia, i responsabili hanno poi beneficiato della prescrizione.

Marchi di Qualità del Pescato

Un altro campo di battaglia del cittadino riguarda i marchi di qualità del pescato, spesso sconosciuti ai consumatori e agli stessi pescatori. Negli anni, il costo per tali marchi ha superato i 100 milioni di euro. Nonostante le denunce, nessun risultato concreto è stato raggiunto.

Consorzi di Ripopolamento Ittico

Il cittadino ha anche denunciato la presenza di consorzi di ripopolamento ittico, che costavano oltre 2 milioni di euro all’anno e spesso operavano in modo inefficace. Questi consorzi, a volte situati in aree montane lontane dal mare, sono stati commissariati grazie alle sue battaglie, ma da allora non se ne è saputo più nulla.

Sprechi e Gestione Anomala

Ha rinnovato le denunce riguardanti gli sprechi tramite l’Assessorato Regionale Agricoltura e Pesca di Palermo, ma ad oggi non ha ricevuto alcun riscontro, nonostante le prove inconfutabili presentate. Nel frattempo, ha subito una serie di sventure che potrebbero sembrare coincidenze, ma che ora, nel 2024, sembrano convergere contro di lui. Mentre continua a denunciare gravi anomalie, si trova nel mirino e rischia un rinvio a giudizio per reati di calunnia e diffamazione.

Posizione Attuale

In una dichiarazione rilasciata al nostro giornale, il cittadino si dice felice di affrontare un eventuale rinvio a giudizio, poiché questa potrebbe essere l’unica opportunità per dimostrare in tribunale la veridicità delle sue accuse con prove inconfutabili. Nonostante le denunce contro personaggi di alto livello e istituzioni coinvolte in spartizioni e abusi di potere, finora non aveva mai ricevuto alcuna querela.

Conclude esprimendo la sua massima fiducia nell’operato della magistratura e della polizia giudiziaria, nonostante le difficoltà dovute alla carenza di organico e risorse. Tuttavia, il problema sorge quando entrano in gioco la politica o manovratori occulti, distorcendo il processo di giustizia.

Conclusione

In attesa di sviluppi futuri, resta fermo nella sua convinzione che, finalmente, qualcosa si stia muovendo. La sua battaglia continua, con la speranza che la giustizia prevalga e che le sue denunce portino finalmente ai cambiamenti necessari per proteggere l’ambiente e combattere le ingiustizie.

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