Le recenti piogge hanno accentuato una situazione ormai insostenibile per le strade siciliane. Secondo il presidente del Movimento per i Consumatori (Mec), Claudio Melchiorre, la rete viaria regionale è talmente compromessa da mettere quotidianamente in pericolo la sicurezza dei conducenti e dei passeggeri. “Non esiste un tratto di strada percorribile senza incontrare buche e ostacoli”, ha affermato Melchiorre, “in una regione dove, in assenza di trasporti pubblici adeguati, la maggioranza dei siciliani è costretta a spostarsi con mezzi privati spesso obsoleti”.
L’Indice di Pericolosità e la Situazione della Viabilità
Con il cosiddetto “buche index”, i volontari del Mec hanno rilevato un numero allarmante di 4,7 buche o ostacoli per chilometro, su un campione di 100 chilometri di strade urbane ed extraurbane. Con una rete viaria di circa 14.700 chilometri, il Mec stima che oltre 48.000 buche rappresentino un pericolo concreto, soprattutto per motociclisti. Di questi chilometri, quasi un terzo è inutilizzabile a causa di frane e dissesti che attendono interventi di sicurezza e ripristino.
La Proposta del Mec: Piano Straordinario e Commissione Permanente
Il Mec sottolinea l’urgenza di un piano straordinario per la messa in sicurezza della rete stradale siciliana, coinvolgendo Anas, le ex province e i comuni, ma auspica soprattutto la costituzione di una commissione permanente autonoma, con fondi dedicati alla manutenzione e alla sicurezza. “Sicilia deve smettere di lamentare trascuratezza da parte di Roma”, sostiene Melchiorre, “ma iniziare a prendersi cura delle sue strade con controlli e interventi sistematici”.
Assistenza e Monitoraggio per i Cittadini
Il Mec ha inoltre annunciato assistenza legale per chiunque abbia subito danni o incidenti a causa del pessimo stato delle strade, e invita Regione e Comuni a collaborare con i cittadini per un monitoraggio continuo della rete viaria. La richiesta alla Regione è chiara: inserire la sicurezza stradale tra le priorità strategiche già nella prossima finanziaria regionale.