“Polemica tra Forza Italia e Fratelli d’Italia alla kermesse azzurra: scontro su eredità e programmazione del governo Musumeci”

“Polemica tra Forza Italia e Fratelli d’Italia alla kermesse azzurra: scontro su eredità e programmazione del governo Musumeci”

Alla kermesse di Forza Italia a Santa Flavia si è scatenato un acceso botta e risposta tra Forza Italia (FI) e Fratelli d’Italia (FdI), con al centro le dichiarazioni del coordinatore regionale azzurro Marcello Caruso. Nel suo intervento, Caruso ha affermato che “quando siamo arrivati a Palazzo d’Orleans abbiamo trovato i cassetti vuoti. Non un atto di programmazione era pronto,” insinuando una presunta mancanza di preparazione da parte del governo regionale uscente, guidato da Nello Musumeci, sostenuto da FdI.

Pronta la risposta dei coordinatori siciliani di Fratelli d’Italia, Salvo Pogliese e Giampiero Cannella, che hanno sminuito le parole di Caruso, attribuendole a un possibile fraintendimento: “Può capitare che la bulimia oratoria renda i concetti espressi divergenti dal pensiero reale,” hanno commentato, suggerendo che le dichiarazioni di Caruso derivino da una cattiva informazione. I due esponenti di FdI hanno quindi elencato le iniziative di programmazione avviate dal governo Musumeci, tra cui l’istituzione dell’Autorità di bacino e la progettazione di opere idriche come la diga di Pietra Rossa e la diga di Blufi, interventi per contrastare la siccità e migliorare la gestione delle risorse idriche.

Cannella e Pogliese hanno inoltre evidenziato che tutti gli atti di programmazione su cui lavora attualmente il governo Schifani, tra cui i fondi europei e il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) per la Salute, sono stati predisposti dal governo precedente. Hanno infine chiamato in causa Marco Intravaia, oggi parlamentare di FI all’Assemblea Regionale Siciliana (ARS) ed ex esponente di FdI, come testimone della solidità del lavoro svolto dal governo Musumeci.

La diatriba riflette le tensioni sotterranee tra i due partiti alleati, che pur lavorando insieme nel governo regionale e nazionale, non nascondono divergenze nella gestione politica del territorio siciliano.

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