Nuovo Progetto di Ampliamento per il Porticciolo di Ognina, Critiche da Parte della Comunità e delle Associazioni

Nuovo Progetto di Ampliamento per il Porticciolo di Ognina, Critiche da Parte della Comunità e delle Associazioni

Dopo due anni di sospensione, la Regione Sicilia ha approvato nuovamente l’ampliamento del porticciolo turistico “La Tortuga” di Ognina, con l’intento di estendere le strutture a buona parte del golfo. Questa concessione, formalizzata lo scorso 17 ottobre, ha sollevato una forte opposizione popolare e istituzionale, poiché rischia di compromettere irreversibilmente uno dei litorali più significativi di Catania.

Già in passato il progetto aveva scatenato ampie proteste, culminate in una petizione popolare e in una mobilitazione che aveva visto l’intervento di associazioni, partiti, sindacati e comitati locali. Al centro della protesta vi è la tutela del borgo marinaro di Ognina, con il suo storico “Portus Ulissis” risalente all’epoca romana e ancora oggi simbolo di tradizione e bellezza paesaggistica. Il sito è soggetto a vincoli di tutela paesaggistica stabiliti dal Piano paesaggistico provinciale, adottato dalla Commissione Provinciale per le Bellezze Naturali e Panoramiche di Catania nel 1964 e confermato nel 1966. Nonostante ciò, la Sovrintendenza dei Beni Culturali e Ambientali di Catania ha espresso parere favorevole alla concessione, assieme al Comune, che in un primo momento aveva richiesto chiarimenti.

La decisione di concedere 2.187 metri quadrati di costa a La Tortuga srl trasforma in gran parte il molo e lo specchio acqueo in uno spazio inaccessibile ai cittadini, sacrificando un’area che finora ha offerto non solo servizi nautici, ma anche una passeggiata affacciata sul mare. Questo rischio di privatizzazione di un bene storico e naturale ha spinto la sezione locale di Sinistra Italiana a prendere posizione, chiedendo alla Regione di revocare l’ampliamento, al Comune di Catania di ritirare il suo parere favorevole e alla Sovrintendenza dei BB. CC. AA. di riconsiderare la sua posizione.

Anche l’associazione dei consumatori Consitalia si unisce alle voci contrarie e si riserva di depositare richiesta di accesso agli atti presso la Regione, il Comune e gli altri Enti coinvolti, per fare luce sulle modalità con cui sono stati rilasciati i consensi. Nel frattempo, è sorto il comitato cittadino Borgo Marinaro Ogninese, che si propone di tutelare l’accesso libero al mare e la disponibilità gratuita di aree per l’ormeggio.

I cittadini di Ognina e le associazioni locali sono determinati a proseguire la battaglia per difendere uno dei pochi luoghi di accesso pubblico alla costa rimasti, opponendosi a un intervento che, dicono, snaturerebbe il valore storico e comunitario del borgo.

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