Il maltempo che ha recentemente colpito la costa jonica della Sicilia ha provocato danni ingenti soprattutto nel territorio acese, dove strade, piazze e quartieri sono stati letteralmente invasi dalle acque. La violenza della pioggia, accompagnata da nubifragi incessanti, ha trasformato le strade in veri e propri fiumi, trascinando le auto e allagando ampie aree. Numerose le richieste di soccorso, mentre il sistema di emergenza si è attivato per rispondere alle necessità immediate dei residenti.
Il sindaco di Belpasso, Carlo Caputo, ha espresso solidarietà ai comuni colpiti e ha messo a disposizione il gruppo di Protezione Civile locale, attualmente già operativo a Mascali, dove la situazione è stata descritta dai soccorritori come “un vero disastro.” Caputo ha sottolineato la disponibilità del Comune di Belpasso a fornire aiuto concreto, oltre che morale, a tutti i comuni in difficoltà.
Parallelamente, l’opinione pubblica non ha tardato a manifestare la propria preoccupazione per la vulnerabilità sempre più evidente di fronte a eventi atmosferici estremi. In molti hanno sottolineato la necessità di azioni concrete per la manutenzione delle infrastrutture: si rilevano infatti numerosi canali e torrenti lasciati senza adeguata pulizia, reti fognarie inadeguate o in condizioni di abbandono e aree urbane mal progettate per gestire il deflusso delle acque piovane. A queste si aggiunge la riflessione, sempre più condivisa, sugli effetti del cambiamento climatico, con un clima che sembra ormai molto diverso da quello a cui il territorio siciliano era abituato.
In merito a questo, le parole del sindaco Caputo esprimono una riflessione preoccupata ma costruttiva: “Il clima è cambiato, e ci troviamo di fronte a eventi che ricordano immagini simili da altre parti del mondo, come le scene di Valencia di qualche settimana fa, dove le auto si ammucchiavano sotto la forza dell’acqua. È urgente riflettere sugli errori del passato e intervenire su ciò che è ancora reversibile per evitare ulteriori danni in futuro.”
Di fronte all’urgenza, l’opinione pubblica e diverse associazioni locali sottolineano la necessità di misure preventive, sollecitando un piano strutturato di adattamento al nuovo clima e di monitoraggio costante delle infrastrutture. La richiesta, quindi, è per interventi mirati, che spaziano da opere di manutenzione costante a investimenti in opere pubbliche più resistenti e sicure.